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Ora la lettura: Termometro macroeconomico 07-13.10.2019

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Ottobre 2019
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Termometro macroeconomico 07-13.10.2019

È disponibile un aggiornamento settimanale dei principali avvenimenti economici e degli indicatori del calendario economico di maggior interesse.

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Di cosa si tratta

Negli ultimi mesi è diventato sempre più importante e necessario analizzare considerare l’andamento dei mercati finanziari a partire dagli sviluppi macroeconomici e geopolitici globali. 
Per questo portiamo alla vostra attenzione un nuovo aggiornamento realizzato su base settimanale dei principali avvenimenti a livello globale insieme agli indicatori del calendario economico di maggiore interesse, riassunti in pillole per consentire una semplice e immediata comprensione della “temperatura” macroeconomica globale.

Il termometro rappresenta anche un valido strumento per permettere all’investitore finale di aumentare la conoscenza dei concetti base della finanza attraverso il glossario e la guida alla finanza del nostro portale dedicato all’educazione finanziaria Pictet per Te.

Sperando sia di vostro interesse vi invitiamo a farci pervenire via mail spunti e riflessioni per migliorare Il termometro macroeconomico a partire dalle vostre routine professionali.

02

La settimana in pillole

30 Settembre - 04 Ottobre  2019

Lunedì 30 settembre:

  • Dato sulla disoccupazione nell’eurozona. 
    Dato molto solido con la disoccupazione della regione al livello più basso dal 2000 (6,2%).
  • Dato sul PMI manifatturiero nella Cina. 
    Dato molto solido che ha battuto largamente le attese (51,4 vs 50,2 atteso).

Martedì 1 ottobre:

  • Inizia la Golden Week in Cina per celebrare i 70 anni dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese. 
    La borsa cinese resterà chiusa fino al 7 ottobre.
  • Dato sul PMI manifatturiero negli Stati Uniti (ISM e Markit PMI) e nell’eurozona. 
    Dati contrastanti, con l’ISM debole (47,8 vs 50,1 atteso) e il Markit PMI solido (51,1 vs 51 atteso).

Venerdì 4 ottobre:

  • Dato sul mercato del lavoro negli Stati Uniti (non-farm payrolls).
    I nuovi posti di lavoro creati sono stati leggermente meno del previsto (136mila vs 145mila attesi), ma il tasso di disoccupazione è sceso al 3,5%.

La settimana scorsa, l’amministrazione Trump ha trascinato definitivamente l’Unione Europea nel ciclone della guerra commerciale: il 2 ottobre sono state annunciate tariffe su beni, come gli aerei e i prodotti alimentari, che rappresentano 7.5 miliardi di euro di esportazioni all’anno dell’eurozona. I nuovi dazi, che entreranno in vigore il 18 ottobre, saranno del 10% sugli aerei e del 25% sui prodotti agricoli. Ufficialmente, il motivo scatenante, avvallato anche dal WTO (World Trade Organization), è legato ai sussidi che l’Europa concede alla società locale produttrice di aeroplani Airbus e che penalizzano la concorrente statunitense Boeing.

Nel contesto di debolezza dell’economia globale, continuano ad arrivare segnali confortanti sul lato dei consumi, ed in particolare dal mercato del lavoro. In Europa, il tasso di disoccupazione nel mese di agosto ha toccato il livello più basso dal 2000, 6.2%. Negli Stati Uniti, invece, è sceso nel mese di settembre al livello più basso dal 1969, 3.5%, nonostante i nuovi posti di lavoro creati nel mese di settembre nel Paese siano stati leggermente inferiori rispetto alle attese (136'000 rispetto ai 145'000). Anche l’inflazione salariale continua ad essere solida, seppur meno delle aspettative (2.9% su base annuale rispetto al 3.2% atteso).

Meno chiara la lettura dei dati sul fronte aziendale. In Cina, il PMI manifatturiero a settembre si è espanso al ritmo più elevato degli ultimi 19 mesi: sostenuto dalla domanda interna, è risalito fino al livello di 51.4 dal 50.4 del mese precedente (le attese erano addirittura per una contrazione dell’indice ad un valore di 50.2). In America, la situazione cambia se si guarda all’indice ISM, il più storico, o al Markit PMI, più recente. Infatti, l’ISM è uscito al livello più basso da giugno 2009, 47.8, restando stabilmente nel territorio che indica una contrazione (al di sotto della soglia del 50), nonostante le attese fossero per una leggera ripresa del settore (50.1 dal 49.1 del mese precedente). Il Markit PMI, al contrario, è rimasto stabilmente al di sopra della soglia del 50, battendo anche le aspettative (51.1 contro il 51 atteso).

03

Occhi puntati su...

07-13 Ottobre 2019

Martedì 8 ottobre:

  •  Sospensione per 6 giorni del Parlamento UK
  • Dato sul PMI in Cina.
  • Dato sulla produzione industriale in Germania.
  • Dato sulle vendite al dettaglio in Italia.

Mercoledì 9 ottobre :

  • La Fed pubblica le minute del meeting di settembre.

Giovedì 10 ottobre:

  • Il Vice Premier cinese Liu He in visita a Washington per negoziare sui dazi commerciali.
  • Dato sull’inflazione negli Stati Uniti.
  • Dato sulla produzione industriale in Francia e Italia

Venerdì 11 ottobre:

  • Dato sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.

Questa settimana il Vice Premier cinese Liu He andrà in visita a Washington nell’ambito delle negoziazioni sui dazi; tuttavia, il fatto che abbia accorciato il viaggio di un giorno e che il Premier Xi Jinping non gli abbia conferito il potere di ratificare un eventuale accordo fa pensare che siamo ancora lontani dalla risoluzione delle tensioni, come d’altronde entrambe le parti continuano ad affermare. Non lascia presagire sviluppi positivi anche la notizia che l’amministrazione Trump ha inserito nella “lista nera” otto società cinesi di intelligenza artificiale specializzate nel riconoscimento facciale (video-sorveglianza), colpevoli di aver violato i diritti umani contro la minoranza musulmana della provincia cinese dello Xinjiang.

Sul fronte politico, si avvicina anche la scadenza per Brexit: l’8 ottobre il Parlamento UK verrà sospeso per 6 giorni per permettere al Governo di definire il nuovo programma legislativo. La ripresa dei lavori è prevista a poco più di due settimane dalla scadenza finale per Brexit, il 31 ottobre, che il Primo Ministro Boris Johnson continua ad affermare di voler rispettare. L’incertezza sugli sviluppi della vicenda da qui a fine mese resta tuttora tanta. In settimana verrà pubblicata una serie di dati macroeconomici, tra cui quelli relativi alla produzione industriale nei Paesi dell’eurozona (Germania, Francia e Italia) e negli Stati Uniti e alla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti. Sono attese anche maggiori indicazioni sulle possibili mosse future di politica monetaria nelle minute della Fed relative al meeting di settembre (verranno pubblicate mercoledì 9 ottobre).

04

Calendario economico

calendarioeco07102019
Fonte: Pictet Asset Management