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Aprile 2020
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Termometro macroeconomico 27.04-03.05.2020

È disponibile un aggiornamento settimanale dei principali avvenimenti economici e degli indicatori del calendario economico di maggior interesse.

01

Di cosa si tratta

Negli ultimi mesi è diventato sempre più importante e necessario analizzare considerare l’andamento dei mercati finanziari a partire dagli sviluppi macroeconomici e geopolitici globali. 
Per questo portiamo alla vostra attenzione un nuovo aggiornamento realizzato su base settimanale dei principali avvenimenti a livello globale insieme agli indicatori del calendario economico di maggiore interesse, riassunti in pillole per consentire una semplice e immediata comprensione della “temperatura” macroeconomica globale.

Il termometro rappresenta anche un valido strumento per permettere all’investitore finale di aumentare la conoscenza dei concetti base della finanza attraverso il glossario e la guida alla finanza del nostro portale dedicato all’educazione finanziaria Pictet per Te.

Sperando sia di vostro interesse vi invitiamo a farci pervenire via mail spunti e riflessioni per migliorare Il termometro macroeconomico a partire dalle vostre routine professionali.

02

La settimana in pillole

20-26 aprile 2020

Martedì 21 aprile:

  • Dato sul sentiment economico in Germania (ZEW Survey Expectations).
    Dato solido (28,2), in risalita rispetto a marzo (-49,5) e molto al di sopra delle aspettative (-42,0).

Mercoledì 22 aprile:

  • Dato sulla fiducia dei consumatori nell’eurozona.
    Dato molto debole e al di sotto delle aspettative (-22,7 vs -20,0 atteso).

Giovedì 23 aprile:

  • Riunione del Consiglio Europeo con i leader dei Paesi membri dell’UE.
    Non sono state annunciate nuove misure di politica fiscale.
  • Dati sui Markit PMI negli Stati Uniti e nell’eurozona.
    Dati deboli e in calo, soprattutto nella componente legata ai servizi.

Venerdì 24 aprile:

  • Dato sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti (University of Michigan Sentiment).
    Dato finale leggermente superiore rispetto alla prima stima (71,8 vs 71,0) e alle aspettative (68,0).
  • Rating sull’Italia da parte dell’agenzia S&P.
    Confermato a BBB con outlook negativo.

Gli occhi erano tutti puntati sul Consiglio Europeo del 23 aprile.
I leader dei Paesi membri dell’UE si sono limitati, per il momento, a ratificare quanto già concordato dai rispettivi Ministri delle Finanze: un piano da oltre 500 miliardi di euro, tra cui un regime europeo di riassicurazione contro la disoccupazione (SURE), un aumento di capitale della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per erogare prestiti a piccole e medie imprese e l’apertura di linee di credito condizionali (ECCL) del Meccanismo di Stabilità Europeo (MES).
Si tratta di una manovra fiscale di portata limitata, soprattutto se confrontata con quanto stanno facendo gli Stati Uniti, ma sono state vagliate misure aggiuntive: mentre appare tuttora improbabile il ricorso agli Eurobond o ad altre forme di condivisione dei rischi, si discute di recovery fund e di un aumento del budget comunitario, due soluzioni che dovrebbero liberare risorse 4-5 volte superiori a quanto già messo sul piatto. 

Nel frattempo, a calmare gli animi degli investitori è intervenuta ancora una volta la BCE.
Alla vigilia del delicato Consiglio Europeo, l’istituto monetario centrale ha annunciato di eliminare i requisiti in termini di merito creditizio per l’eleggibilità come collaterale delle operazioni di finanziamento: fa fede il merito di credito registrato in data 7 aprile.
In questo modo, si è tolta pressione ai Titoli di Stato dei Paesi periferici, BTP su tutti, visto che l’Italia era chiamata a subire l’esame dell’agenzia di rating S&P nel giro di 48 ore (per approfondire, clicca qui). 
Anche grazie alla mossa della BCE, il rating è stato confermato a BBB con oultook negativo.

Il 23 aprile sono stati pubblicate le stime preliminari per il mese di aprile dei Markit PMI di Stati Uniti ed eurozona.
In entrambe le regioni, risultano particolarmente preoccupanti le prospettive per il settore dei servizi: nel Vecchio Continente, l’indicatore anticipatore è sceso fino al livello di 11.7 (ricordiamo che un livello inferiore a 50 indica una contrazione).
I dati definitivi verranno pubblicati a ridosso tra la fine di questa settimana (1 maggio) e l’inizio di quella successive (4/6 maggio).

In Germania, il sentiment economico (ZEW Survey Expectations) ha segnato un inatteso rimbalzo, come a significare che gli operatori intravedono la luce in fondo al tunnel.
Il dato, infatti, ad aprile è rimbalzato fino al livello di 28.2 dal -49.5 di marzo, complice probabilmente anche il fatto che il Paese abbia registrato meno decessi di quanti inizialmente temuti.

Tuttavia, la fiducia dei consumatori dell’intera regione a moneta unica è scesa al livello più basso dal 2009, registrando il calo mensile più ampio di sempre, da -11.6 a -22.7.
A gravare su tale indicatore è senza dubbio l’incertezza circa l’impatto che la pandemia di COVID-19 avrà sull’occupazione e sulla solidità del mercato del lavoro.
Da questo punto di vista, giocherà un ruolo fondamentale il programma dell’UE contro la disoccupazione (SURE), messo in piedi proprio per far fronte all’attuale situazione di emergenza.

Negli Stati Uniti, invece, la stima finale per il mese di aprile della fiducia dei consumatori, misurata dall’Univerisity of Michigan Consumer Sentiment, si è assestata ad un livello di 71.8, al di sopra del 68.0 previsto.
In ogni caso, rispetto al dato relativo al mese di marzo (89.1), il calo mensile è il più brusco mai registrato.

03

Occhi puntati su...

27 aprile 03 maggio 2020

Lunedì 27 aprile:

  • Riunione della Bank of Japan.

Mercoledì 29 aprile:

  • Riunione dalla Fed.
  • Dato sulla crescita del PIL nel primo trimestre negli Stati Uniti.

Giovedì 30 aprile:

  • Riunione della BCE.
  • Dati sui consumi negli Stati Uniti.
  • Dato sulla crescita del PIL nel primo trimestre nell’eurozona.

Venerdì 1 maggio:

  • Entrano in vigore i tagli alla produzione di petrolio concordati dai Paesi dell’OPEC+.
  • Dati su PMI (Markit) e ISM del settore manifatturiero negli Stati Uniti.

Nel corso di questa settimana, l’agenda delle banche centrali è abbastanza fitta: si inizia lunedì con la Bank of Japan (BoJ), per proseguire con Fed e BCE nelle giornate di giovedì e venerdì.

Sarà anche una settimana che fornirà una fotografia dell’impatto dell’emergenza sanitaria globale sull’attività economica nel primo trimestre del 2020, con i dati sulla crescita del PIL di Stati Uniti (-3.8% su base annua atteso) ed eurozona (-3.4%).

Il primo maggio, quando si celebrerà la festa dei lavoratori in molti Paesi, entreranno in vigore i tagli alla produzione di petrolio previsti dall’OPEC+.
Anche qualora tutti i Paesi produttori dovessero rispettare i tagli concordati (il Messico ha già annunciato che ridurrà la produzione in misura molto minore), questi non sembrano sufficienti per far fronte al crollo della domanda, scesa del 20% circa nel mese di aprile (per approfondire, clicca qui).

Nello stesso giorno, verranno pubblicati i dati relativi a Markit PMI (definitivo) e ISM del settore manifatturiero statunitense per il mese di aprile.

04

Calendario economico

Fonte: Pictet Asset Management
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Fonte: Pictet Asset Management