Quello dell'engagement è un tema sempre più importante per chi investe nei mercati emergenti. Può dirci qualcosa in più al riguardo?
Una fetta sempre più ampia della comunità degli investitori riconosce che le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) sono sostanziali per lo sviluppo a lungo termine dei mercati emergenti. Il nostro team di gestione considera parte integrante del nostro impegno fiduciario il coinvolgimento diretto su queste tematiche con gli emittenti sovrani: questo, infatti, ci consente di prendere decisioni di investimento più consapevoli e, al contempo, contribuisce a incrementare i rendimenti nel lungo termine. E se l'intero settore continuerà a dedicare più tempo e attenzione a questo, potremo davvero iniziare a cambiare le cose.
Allo stesso tempo, ormai sono gli emittenti sovrani stessi a dedicare risorse e ad aprire dialoghi sulle tematiche ESG. Ci incontriamo regolarmente con i governi e consideriamo queste occasioni come un'opportunità per discutere degli ambiti evidenziati dalla nostra ricerca. Ad esempio, in Sudafrica, abbiamo discusso di come salvaguardare l'istruzione in un contesto di tagli alla spesa e dell'importanza di migliorare i risultati educativi.
Come funziona esattamente l'engagement con gli emittenti sovrani?
L'engagement è particolarmente impegnativo quando parliamo di nazioni sovrane, soprattutto perché è difficile capire come esercitare una pressione in modo efficace. A differenza delle asset class in cui gli azionisti possono avvalersi del loro diritto di voto per dialogare e spronare, ove necessario, il management aziendale, quando investiamo in obbligazioni sovrane questo non è possibile. L'attività di engagement con gli emittenti sovrani, inoltre, potrebbe essere erroneamente interpretata come attività di lobbying, di patrocinio o come un tentativo di interferire nelle scelte politiche dei governi.
Nonostante queste difficoltà, cerchiamo attivamente di collaborare con gli emittenti sovrani, di solito tramite i loro responsabili della gestione del debito e/o il Ministero del tesoro. Siamo fermamente convinti di poter contribuire a guidare il cambiamento utile a far progredire i programmi di sostenibilità dei vari Paesi. Per aumentare e amplificare il nostro grado di influenza, talvolta esercitiamo la nostra attività di engagement insieme ad altri investitori. Ad esempio, abbiamo aderito all'Emerging Market Investor Alliance (EMIA) tramite cui collaboriamo con altri investitori istituzionali per realizzare iniziative congiunte e condividere proposte di collaborazione; inoltre, portiamo avanti un'attività di engagement con la Colombia, a cui abbiamo offerto la nostra guida per l'emissione di obbligazioni con etichetta ESG.
Come viene integrato l'elemento sociale nei vostri investimenti?
Le questioni sociali sono estremamente importanti nel fornire una chiave di lettura per comprendere i mercati emergenti, a maggior ragione in un panorama post COVID in cui, a causa della pandemia, i livelli di povertà sono tornati indietro di decenni. Crediamo che le questioni sociali (come la sanità, l'istruzione, l'indipendenza giudiziaria o la corruzione) siano fondamentali per lo sviluppo strutturale a lungo termine nei mercati emergenti. Questi, inoltre, sono anche gli ambiti che necessitano maggiormente di finanziamenti.
Tuttavia, molti governi dei Paesi in via di sviluppo sono ora chiamati a confrontarsi con obiettivi ambientali rigorosi ed è quindi probabile che l'attenzione si sposterà verso le tematiche green. Abbiamo già constatato una forte focalizzazione sulle emissioni di green bond. È qui che vediamo la domanda maggiore da parte dei clienti, domanda a cui i governi hanno risposto.
Per poter integrare le questioni sociali nel nostro processo d'investimento è fondamentale la ricerca in ogni ambito di rilievo. Abbiamo costituito una partnership con EMpower, un'organizzazione che si impegna a sostenere le donne e i giovani emarginati e a rischio nei mercati emergenti, attraverso progetti educativi, occupazionali e sociali. Il nostro rapporto con EMpower ci permette di accedere a dati altrimenti non reperibili, mentre gli incontri con i responsabili dei programmi e l'approfondimento dei loro progetti ci consentono di comprendere davvero le problematiche affrontate. Tutto questo ci aiuta ad avere una comprensione a 360° della traiettoria futura di questi Paesi. In combinazione con la nostra metodologia di ricerca e valutazione approfondita, siamo in grado di valutare i rischi, ma anche di costruire un numero crescente di strategie incentrate sui criteri ESG.
Negli ultimi 18 mesi abbiamo incontrato organizzazioni e responsabili di programmi in Brasile, Argentina e Colombia; ciò ci ha permesso di comprendere appieno le sfide che devono affrontare in ambiti come l'istruzione o l'esclusione sociale, problemi purtroppo aggravati dalla crisi finanziaria.
Quando incontriamo i rappresentanti dei ministeri della finanza o del lavoro mettiamo sul tavolo questi approfondimenti, dimostrando di prendere sul serio il nostro ruolo di investitori e di essere focalizzati su risultati positivi a lungo termine.
Dove vedete opportunità di crescita per l'investimento sostenibile nel settore del debito sovrano?
Nonostante l'attuale contesto di mercato volatile e le emissioni sovrane ai minimi storici, abbiamo assistito a una solida attività nel comparto delle obbligazioni ESG, in particolare per i green bond. A mio parere, ciò rappresenta un cambiamento strutturale nel modo in cui i governi dei Paesi emergenti si approcciano al mercato.
I green bond non sono sono perfetti, ma sono un primo passo importante in termini di miglioramento della trasparenza e di creazione di relazioni multilaterali con gestori patrimoniali, banche e agenzie come l'ONU o la Banca Mondiale al fine di massimizzare l'impatto. Credo che questa collaborazione segnerà un punto di svolta.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, quando parliamo di green bond o di obbligazioni con etichetta ESG i mercati emergenti non seguono passivamente i trend. Il finanziamento tramite questi strumenti è, infatti, talmente importante per loro, da spingerli a diventare leader nell'innovazione. Nella prima metà del 2022, ad esempio, i Paesi emergenti hanno emesso un totale di 81,9 miliardi di dollari di obbligazioni con etichetta ESG, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2021.1 Il Cile ha addirittura deciso di emettere solo bond verdi e sociali, non più obbligazioni ordinarie.
Trovo incoraggiante vedere come le banche d'investimento stiano ora creando degli uffici interni dedicati che si occupino di questo tipo di emissioni, adottando un numero crescente di misure sostenibili anche quando emettono titoli ordinari.
Le obbligazioni sovrane con etichetta ESG sono in grado di allineare gli interessi degli investitori e lo sviluppo economico sostenibile dei mercati emergenti. Ciò che più conta, però, è che il grado di trasparenza e responsabilità richiesto dalle obbligazioni ESG fornisca un solido quadro di riferimento per l'attività di engagement e, in ultima analisi, consenta agli investitori come noi di avere un dialogo più attivo e strutturato con i governi sugli esiti in ambito sociale e ambientale. Le varie nazioni sono di solito piuttosto scrupolose nello spiegare gli obiettivi e questo ci fornisce una visione più chiara della politica e delle riforme prioritarie. Tutto ciò ci offre l'opportunità di investire in modo responsabile e generare un impatto positivo.
Tuttavia, affinché questa asset class diventi davvero comune, abbiamo bisogno di un coordinamento migliore con agenzie di rating, consulenti finanziari e fornitori di dati.
Riteniamo che sia parte del nostro impegno fiduciario discutere e collaborare sulle tematiche ESG con gli emittenti sovrani.
Qual è l'impatto sui rendimenti?
Questa è una domanda che ci viene posta spesso: investire in obbligazioni ESG significa sacrificare il rendimento?
In genere, i premi delle obbligazioni con etichetta ESG sono leggermente inferiori. Questo è un dato che prendiamo seriamente in considerazione nel nostro processo di investimento. Se riteniamo che i vantaggi strutturali a lungo termine di queste obbligazioni siano solidi, saremo maggiormente bendisposti ad accettare un premio leggermente inferiore, perché consapevoli che stiamo parlando di un impatto marginale rispetto alla percentuale del portafoglio in questione. In ultima analisi, crediamo di poter aggiungere valore al portafoglio tramite la nostra attenta selezione delle emissioni: i dati sulla nostra performance parlano da soli.
Infine, bisogna considerare anche quanto è stato risparmiato grazie alle nostre posizioni sull'ESG. Prendiamo l'esempio della Russia: il nostro passaggio a una posizione di sottopeso del debito sovrano prima dell'invasione era motivata da una logica ESG: se non fosse stato preso in considerazione questo tipo di ragionamento ci si sarebbe probabilmente ritrovati con un'esposizione in Russia molto maggiore.
Riteniamo che la nostra visione in materia di ESG crei la base per discussioni molto interessanti con i clienti, che apprezzano il nostro approccio a lungo termine.
Il presente materiale di marketing è emesso da Pictet Asset Management (Europe) S.A. Esso non è indirizzato a, e non è concepito per la distribuzione a o l’utilizzo da parte di, qualsiasi persona o entità avente cittadinanza, residenza o ubicazione in qualsiasi località, Stato, Paese o giurisdizione in cui tale distribuzione, pubblicazione, messa a disposizione o utilizzo sono in contrasto con norme di legge o regolamentari. Prima di effettuare qualsiasi investimento, è necessario leggere l’ultimo prospetto del fondo, del modello precontrattuale se applicabile, del Documento contenente le informazioni chiave, il bilancio annuale e la relazione semestrale. Questi documenti sono disponibili gratuitamente in inglese sul sito www.assetmanagement.pictet, o in forma cartacea presso Pictet Asset Management (Europe) S.A., 6B, rue du Fort Niedergruenewald, L-2226 Lussemburgo, o presso l’ufficio dell’agente locale, del distributore o dell’eventuale agente di centralizzazione del fondo.
Il Documento contenente le informazioni chiave è disponibile anche nella lingua locale di ciascun paese in cui il comparto è registrato. Il prospetto, il modello precontrattuale se applicabile, nonché il bilancio annuale e la relazione semestrale possono essere consultati anche in altre lingue. Si rimanda al sito web per le altre lingue disponibili. Solo la versione più recente di tali documenti è affidabile per prendere le decisioni d’investimento.
La sintesi dei diritti degli investitori (in inglese e nelle diverse lingue del nostro sito Web) è disponibile qui e su www.assetmanagement.pictet nella sezione "Risorse" a piè di pagina.
L’elenco dei Paesi in cui il fondo è registrato può essere ottenuto in qualsiasi momento presso Pictet Asset Management (Europe) S.A., che può decidere di risolvere gli accordi presi per la commercializzazione del fondo o di comparti del fondo in ogni singolo Paese.
Le informazioni e i dati contenuti nel presente documento non costituiscono una offerta o una sollecitazione per l’acquisto, la vendita o la sottoscrizione di titoli o altri strumenti o servizi finanziari.
Tutte le informazioni, le opinioni e le stime qui contenute riflettono un giudizio espresso al momento della pubblicazione e sono suscettibili di modifica senza preavviso. La società di gestione non ha preso alcuna misura atta a garantire che i fondi indicati nel presente documento siano adeguati per un particolare tipo di investitore. Il presente documento non deve pertanto sostituire un giudizio indipendente. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione personale dell’investitore e può subire modifiche nel tempo. Prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento si raccomanda all’investitore di verificarne l’appropriatezza tenendo conto in particolare della propria conoscenza ed esperienza in materia finanziaria, dei propri obiettivi d’investimento e della propria situazione finanziaria, ricorrendo ove necessario a una consulenza professionale specifica.
Il valore dei titoli o degli strumenti finanziari menzionati nel presente documento, e il reddito che ne deriva, possono tanto aumentare quanto diminuire e vi è la possibilità che l’investitore non ottenga in restituzione l’intero capitale originariamente investito.
Le presenti linee guida per gli investimenti sono linee guida interne soggette a cambiamento in qualsiasi momento e senza preavviso, nei limiti del prospetto del fondo. Gli strumenti finanziari menzionati vengono indicati unicamente per finalità illustrative e non devono essere considerati come una offerta diretta, una raccomandazione d’investimento o una consulenza per gli investimenti. Il riferimento a un titolo specifico non costituisce una raccomandazione per l'acquisto o la vendita dello stesso. Le allocazioni effettive sono soggette a cambiamenti e potrebbero essere cambiate dalla data del materiale di marketing.
Le performance del passato non sono indicative e non costituiscono una garanzia dei rendimenti futuri. I dati relativi alla performance non comprendono le commissioni e gli altri oneri addebitati al momento della sottoscrizione o del rimborso delle quote o azioni.
Tutti i dati dell’indice qui riportati restano di proprietà del Fornitore dei dati. Le Note legali del Fornitore dei dati sono disponibili su assetmanagement.pictet nella sezione "Risorse" a piè di pagina.
Il presente documento è una comunicazione di marketing emessa da Pictet Asset Management e non rientra nel campo di applicazione dei requisiti MiFID II/MiFIR specificamente collegati alla ricerca per gli investimenti. Questo materiale non contiene informazioni sufficienti per supportare una decisione d’investimento e non deve costituire la base per valutare i meriti di un investimento in qualsiasi prodotto o servizio offerto o distribuito da Pictet Asset Management.
Pictet non ha acquisito i diritti o l’autorizzazione per riprodurre i marchi commerciali, i logo o le immagini riportati in questo documento, a parte il suo diritto di utilizzare i marchi commerciali del Gruppo Pictet. Unicamente per finalità illustrative.