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Dizionario della BCE

Novembre 2017

Cos’è la BCE? Da quali organi è composta e quali funzioni svolge? Ecco una guida completa per conoscere meglio la Banca Centrale Europea.

Riunisce sotto un unico ombrello i 19 Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’euro. La Banca Centrale Europea (BCE) ha l’obiettivo principale di mantenere la stabilità dei prezzi nell’area dell’euro, preservando così il potere d’acquisto della moneta unica. È l’istituzione che definisce e attua la politica monetaria dell’Eurozona, oltre ad avere altre funzioni fondamentali come quella sulla vigilanza bancaria. Ecco 13 parole per capire di più come funziona l’Eurotower.

1. Banconote e monete. Sia la BCE che le banche centrali nazionali dei Paesi dell’area dell’euro hanno legalmente titolo a emettere banconote. In pratica, tuttavia, soltanto le banche centrali nazionali provvedono materialmente all’immissione in circolazione e al ritiro dei biglietti in euro. La BCE non ha un ufficio di tesoreria e non è coinvolta in questo tipo di operazioni. Per quanto concerne invece le monete in euro, l’emissione è di competenza esclusiva dei Paesi dell’area dell’euro. La BCE non è in grado di svolgere queste funzioni poiché non dispone di apposite strutture tecniche.

2. Comitato esecutivo. Comprende il presidente della BCE, il vicepresidente della BCE e altri quattro membri. Tutti i membri sono nominati dal consiglio direttivo, che delibera a maggioranza qualificata. Ha le seguenti competenze: preparare le riunioni del consiglio direttivo, attuare la politica monetaria dell’area euro in conformità con gli indirizzi e le decisioni del consiglio direttivo e impartire le istruzioni alle banche centrali nazionali.

3. Consiglio direttivo. È il principale organo decisionale della BCE. Comprende i sei membri del comitato esecutivo e i governatori delle banche centrali nazionali dei 19 Paesi dell’area euro. Il Consiglio direttivo si riunisce solitamente due volte al mese nella sede della BCE. Ogni sei settimane valuta gli andamenti economici e monetari e assume le decisioni di politica monetaria.

4. Consiglio generale. Comprende il presidente della BCE, il vicepresidente della BCE e i governatori delle banche centrali nazionali dei 28 Stati membri dell’Ue. Il Consiglio generale può essere considerato un organo di transizione. Svolge i compiti in precedenza affidati all’Istituto monetario europeo. In applicazione dello Statuto, sarà sciolto una volta che tutti gli Stati membri dell’Ue avranno introdotto la moneta unica.

5. Consiglio di vigilanza. Si riunisce due volte al mese per discutere, pianificare e svolgere i compiti di vigilanza della BCE. Presenta progetti di decisione al Consiglio direttivo in base alla procedura di non obiezione. È composto da: presidente (nominato con mandato quinquennale non rinnovabile), vicepresidente (scelto fra i membri del Comitato esecutivo della BCE), quattro rappresentanti della BCE, rappresentanti delle autorità di vigilanza nazionali.

6. Diritto di voto. I trattati dell’Unione europea prevedevano l’applicazione del sistema di rotazione non appena il numero dei governatori fosse risultato superiore a 18. Questa condizione si è realizzata il 1 gennaio 2015 con l’ingresso della Lituania nell’area. Dopodiché è stato adottato un sistema in base al quale i governatori delle banche centrali nazionali si alternano nell’esercizio dei diritti di voto nel consiglio direttivo. I governatori delle banche centrali nazionali sono suddivisi in diversi gruppi. I Paesi dell’area dell’euro sono ordinati in base alle dimensioni delle loro economie e dei loro settori finanziari. I governatori dei Paesi che occupano dalla prima alla quinta posizione (attualmente Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi) dispongono collettivamente di 4 voti, mentre tutti gli altri (14 con l’adesione della Lituania) condividono 11 voti. I governatori esercitano a turno i diritti di voto, con una rotazione mensile (qui lo schema completo). Ai membri del Comitato esecutivo della BCE è riservato il diritto di voto in via permanente.

Fonte: Pictet AM Italia

7. Francoforte. Precedentemente la BCE aveva sede nell’Eurotower, un noto grattacielo situato nel distretto finanziario di Francoforte, ma a causa dello spazio limitato il personale era distribuito su due grattacieli. Dal 2014 la sede è stata spostata nella Grossmarkthalle, ovvero i vecchi mercati generali di Francoforte, nella parte orientale della città, dove tutti i dipendenti sono stati riuniti in un unico edificio. Oltre 2.500 persone provenienti da tutta Europa lavorano per la BCE.

8. Meccanismo di vigilanza unico. In quanto autorità di vigilanza bancaria europea, la BCE può assumere una serie di decisioni di vigilanza giuridicamente vincolanti per le banche, nel quadro del Meccanismo di vigilanza unico. Queste includono: definire le riserve; decidere la significatività delle banche vigilate; concedere o revocare licenze bancarie; valutare l’acquisto e la cessione di partecipazioni qualificate da parte delle banche; adottare misure esecutive e comminare sanzioni nei confronti delle banche significative. Per impedire conflitti di interesse tra politica monetaria e competenze di vigilanza, la BCE assicura una separazione degli obiettivi, dei processi decisionali e dei compiti. A questo scopo vige una rigorosa separazione tra le riunioni del Consiglio direttivo.

9. Politica monetaria. Il Consiglio direttivo della BCE si propone, quale obiettivo primario, di mantenere l’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo. Gli strumenti a sua disposizione sono i tassi di interesse e il controllo della quantità di moneta. La politica monetaria, ma anche quella economica, può essere utilizzata in senso espansivo, per far crescere l’economia. Ma può essere utilizzata anche in senso restrittivo, per farla rallentare. Le operazioni espansive sono caratterizzate dalla riduzione dei tassi di interesse e dall’aumento della quantità di moneta. Le operazioni restrittive si muovono in direzione contraria.

10. Quantità di moneta. La quantità di moneta presente nel sistema viene regolata tramite le operazioni di mercato aperto, e cioè l’acquisto e la vendita di titoli di stato. Acquistando titoli la Banca Centrale aumenta la moneta presente nel sistema, come accade con il Quantitative Easing. Vendendone, la riduce.

11. Stabilità finanziaria. La BCE tiene sotto osservazione gli andamenti nei settori bancari dell’area dell’euro e dell’insieme dell’Ue, nonché in altri comparti finanziari, allo scopo di individuare qualsiasi elemento di vulnerabilità e di verificare la capacità di tenuta del sistema.

12. Sottoscrizione del capitale. Il capitale della BCE, che ammonta a 10.825.007.069,61 euro, è sottoscritto dalle banche centrali nazionali di tutti gli Stati membri dell’UE, anche quelli che non hanno adottato l’euro. Le quote di partecipazione delle banche centrali nazionali al capitale della BCE sono calcolate secondo uno schema che riflette il peso percentuale del rispettivo Stato membro nella popolazione totale e nel prodotto interno lordo dell’UE. La Banca d’Italia ha versato 1.332.644.970,33 euro.

13. Tassi di interesse. I tassi più importanti su cui opera la BCE sono il tasso di riferimento, il tasso overnight, e il tasso sui depositi. Il tasso di riferimento è il tasso al quale nella maggior parte delle operazioni previste la BCE fornisce liquidità alle banche, e che viene applicato anche ai depositi obbligatori che le banche devono mantenere presso la BCE. Il tasso overnight riguarda i tassi sui prestiti overnight (da estinguere entro il primo giorno lavorativo successivo) che la BCE fornisce alle banche. Il tasso sui depositi è il tasso sui depositi che le banche possono detenere presso la Banca Centrale. I tassi BCE influenzano i tassi interbancari più importanti come l’Euribor, e attraverso l’Euribor, i tassi sui mutui.