ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!

Politica

Guida al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Novembre 2021

I fondi, le missioni, le riforme, i soggetti attuatori. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul PNRR.

Italia Domani, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è il piano italiano di rilancio dell’economia dopo la crisi COVID-19 approvato dalla Commissione europea all’interno del programma Next Generation Eu, il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione europea in risposta alla crisi pandemica.

 

L’obiettivo del piano è quello di rispondere ai danni economici e sociali provocati dalla crisi, ma anche di contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, riducendo i divari territoriali, generazionali e di genere.

I fondi a disposizione

La principale componente del programma europeo Next Generation Eu è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Recovery and Resilience Facility), che ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026, e una dimensione totale di 672,5 miliardi di euro (312,5 miliardi di sovvenzioni, 360 miliardi di prestiti a tassi agevolati).

All’interno di questo stanziamento, il PNRR italiano prevede investimenti e riforme, a cui sono destinate risorse per 191,5 miliardi di euro, finanziate attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e per 30,6 miliardi attraverso il Fondo complementare istituito nel maggio 2021 dal governo.

 

Il totale dei fondi previsti ammonta quindi a 222,1 miliardi. Sono stati stanziati, inoltre, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche. Nel complesso si potrà quindi disporre di circa 248 miliardi di euro.

Gli assi strategici del PNRR

Il PNRR si sviluppa intorno a tre assi strategici stabiliti a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. In particolare, la Commissione europea prevede che almeno il 37% delle risorse vengano assegnate alla transizione ecologica e almeno il 20% a quella digitale. Il Piano destina inoltre 82 miliardi al Mezzogiorno, per una quota del 40% sul totale, e prevede inoltre un investimento specifico su giovani e donne.

Le sei missioni del PNRR

Il Piano si articola in sei missioni.

La prima è quella della “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, con uno stanziamento complesso di 49 miliardi, per promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo e investire in turismo e cultura.

La seconda missione è quella denominata “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, che stanzia 68,6 miliardi con gli obiettivi principali di migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva.

La terza missione, “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile”, prevede un importo complessivo di 31,5 miliardi, per lo sviluppo di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile ed estesa a tutte le aree del Paese.

La quarta missione, “Istruzione e Ricerca”, stanzia 31,9 miliardi di euro per rafforzare il sistema educativo, aumentare le competenze digitali e tecnico-scientifiche, sostenere la ricerca e il trasferimento tecnologico.

La quinta missione, “Inclusione e Coesione”, gode di uno stanziamento di 22,6 miliardi, per aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale.

La sesta missione è dedicata alla “Salute”, con uno stanziamento di18,5 miliardi, per favorire la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure.

Quali sono le riforme previste

Il Piano prevede inoltre un programma di 63 riforme per facilitare la fase di attuazione del programma e contribuire alla modernizzazione del Paese, rendendo il contesto economico più favorevole allo sviluppo dell’attività di impresa.

Le “riforme orizzontali” del piano, trasversali a tutte le missioni, sono:

  • Riforma della Pubblica amministrazione, per dare servizi migliori, favorire il reclutamento di giovani, investire nel capitale umano e aumentare il grado di digitalizzazione;
  • Riforma della giustizia, per ridurre la durata dei procedimenti giudiziari, soprattutto civili.

Ci sono poi le cosiddette “riforme abilitanti”, ovvero gli interventi per garantire l’attuazione del piano e favorire la competitività, che sono:

  • Riforme per promuovere la concorrenza;
  • Semplificazione e razionalizzazione della legislazione.

Infine, ci sono le “riforme settoriali”, dall’adozione di piani nazionali di controllo dell’inquinamento atmosferico alla riforma dei dottorati fino alla riforma delle politiche attive del lavoro.

 

A queste tipologie di riforma si aggiungono le misure che, sebbene non ricomprese nel perimetro del piano, vengono considerate importanti per la realizzazione degli obiettivi generali del PNRR. Sono le “riforme di accompagnamento”, tra cui troviamo la riforma fiscale e quella degli ammortizzatori sociali.

Le istituzioni coinvolte

Ministeri e Amministrazioni locali sono i soggetti attuatori per la realizzazione degli investimenti e delle riforme entro i tempi concordati e per la gestione regolare, corretta ed efficace delle risorse. È significativo anche il ruolo che avranno gli Enti territoriali, a cui competono investimenti pari a oltre 87 miliardi di euro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze controllerà il progresso nell’attuazione di riforme e investimenti e sarà l’unico punto di contatto con la Commissione Europea. Inoltre, è prevista una Cabina di Regia presso la Presidenza del Consiglio.

Le previsioni

Secondo le previsioni del governo, il PNRR avrà un impatto significativo sulla crescita economica e della produttività. Il governo prevede che nel 2026 il PIL sarà di 3,6 punti percentuali più alto rispetto a uno scenario di base che non include l’introduzione del Piano. Sul fronte occupazionale, si prevede un incremento di 740mila posti di lavoro.
Pictet_GuidaFinanza_PNRR_20211116

Fonte infografica: Pictet AM Italia