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Educazione finanziaria

PIC e PAC: cosa sono e quali sono le differenze

PIC e PAC: cosa sono e quali sono le differenze

Aprile 2023

Piani di Investimento Capitale e Piani di Accumulo Capitale sono due strumenti diversi per chi ha situazioni di partenza differenti. Ma non sono in contrasto tra loro.

PIC e PAC sono due sigle familiari per gli investitori, che identificano modalità di investimento con differenze notevoli tra loro.

Cosa sono e a cosa servono PIC e PAC

PIC sta per Piano di Investimento di Capitale: con questo termine si intende l’investimento in un’unica soluzione di una certa somma. È ideale per chi ha molta liquidità da investire nell’immediato, come chi va in pensione o eredita una somma.

Il PAC invece è il Piano di Accumulo del Capitale, ovvero un investimento dilazionato nel tempo attraverso piccole rate. L’obiettivo tipico di chi sottoscrive un PAC è, nel medio-lungo periodo, raggiungere un capitale maggiore della somma dei risparmi periodici effettuati. È adatto a chi intende accumulare capitale nel tempo ma non dispone, nell'immediato, di cifre importanti.

Rischio e rendimento di Piani di Investimento e Piani di Accumulo

Non è, però, solo una questione di disponibilità. La vera differenza sta nell'approccio, che si riflette sul livello di rischio. In generale, il rapporto tra rischio e rendimento atteso dipende dalla composizione degli strumenti: sarà più elevato, ad esempio, in piani che investono sull'azionario piuttosto che sull'obbligazionario.

È vero però che dilazionare il capitale permette anche di “spalmare” il rischio, riducendo la probabilità di acquistare nei momenti meno favorevoli. Investire gradualmente, con un PAC, è quindi tendenzialmente meno rischioso che investire tutto in una volta, con un PIC.

Vantaggi e svantaggi

I PAC hanno anche un altro vantaggio, che potremmo definire “psicologico”: offrono un piano che, per quanto flessibile, prevede versamenti a cadenza costante (di solito mensile). In questo modo si tende a ridurre il rischio legato alle reazioni emotive, per eccesso di entusiasmo o di paura. La costanza permette inoltre di programmare con più facilità la quota dei propri risparmi da investire. 

D'altra parte, i PAC tendono ad avere dei costi medi maggiori rispetto a un PIC, in termini di costi d'ingresso e di commissioni, soprattutto se le cifre di partenza e dei versamenti mensili sono ridotte. 

Quando PIC e PAC collaborano

Spesso PIC e PAC, però, non sono in contrasto. È comune che un investitore inizi a investire con un capitale precedentemente accumulato tramite un PIC e poi investa somme inferiori “a rate” tramite un PAC.

Entrambe le soluzioni tuttavia prevedono costi, rendimenti e rischi che variano sulla base degli asset sui quali si è deciso di investire. L’investitore dovrà valutare quale delle due soluzioni meglio si coniuga coi propri obiettivi e capire in che cosa si investe e quali sono i costi. Chiedere consulenza professionale, come sempre, può aiutare nella scelta.

PIC e PAC: cosa sono e quali sono le differenze

Fonte infografica: Pictet AM Italia