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Mercati

Boom dello streaming ed effetti sul mercato discografico: cosa c'è da sapere

Luglio 2021

Nonostante l’emergenza sanitaria, il mercato globale della musica registrata nel 2020 è cresciuto del 7,4%. I ricavi dagli abbonamenti premium per la musica in streaming sono cresciuti del 18,5%.

Nel 2020, il mercato globale della musica registrata è cresciuto del 7,4%, segnando il sesto anno consecutivo di espansione, nonostante la pandemia da COVID-19. E questo, come dimostrano i dati diffusi dall’Ifpi (International Federation of the Phonographic Industry) nel Global Music Report 2021, è dovuto soprattutto al boom dello streaming musicale.

 

I ricavi complessivi del comparto sono arrivati a quota 21,6 miliardi di dollari. Con il digitale che, di fatto, ha più che compensato le perdite del segmento fisico, colpito dalle numerose chiusure, anche se molti retailer tradizionali si sono rivolti comunque all’e-commerce.

Lo streaming traina la crescita del mercato discografico

La crescita del comparto musicale è stata trainata dallo streaming. Oltre a servizi come Spotify, Amazon Music ed Apple Music, il grande utilizzo di canali social come Instagram e Facebook durante la pandemia ha impresso una impennata decisiva.

 

Mentre i ricavi del segmento fisico sono diminuiti del 4,7% e quelli dei diritti connessi hanno fatto segnare -10,1%, i ricavi dagli abbonamenti premium ai servizi di streaming sono aumentati del 18,5%. E a fine 2020 si registravano 443 milioni di utenti di account in abbonamento a pagamento.

 

Lo streaming totale, comprendente sia gli abbonamenti a pagamento che quelli supportati dalla pubblicità, è cresciuto del 19,9% a livello globale e ha raggiunto i 13,4 miliardi di dollari, ovvero il 62,1% del totale dei ricavi mondiali da musica registrata.

Il mercato italiano

I dati in crescita si registrano anche in Italia, dove i ricavi dagli abbonamenti premium per la musica in streaming sono cresciuti del 29,77%, superando i 104 milioni di euro. Non solo. Nel nostro Paese si registra anche un maggiore consumo sulle piattaforme social: i ricavi dai modelli sostenuti dalla pubblicità sono cresciuti del 31,58%. Ed è in rapida crescita anche il video streaming, che ha fatto segnare nel 2020 un aumento degli introiti del 24,97%.

 

Tra fisico, digitale e diritti, il mercato italiano ha generato lo scorso anno oltre 258 milioni di euro, segnando un +1,44% sull’anno precedente. La quota di mercato del digitale raggiunge così l’81% di tutti i ricavi dell’industria in Italia, contro il 72% del 2019.

 

Il vinile continua a mostrare una crescita costante, segnando un incremento del 2,50%. Mentre la caduta del cd è stata frenata – spiegano – dal contributo del Bonus Cultura, attivo anche lo scorso anno. Crolla invece il segmento dei diritti, colpita dalla chiusura dei negozi di dischi, delle attività di svago e della ristorazione, oltre che dallo stop della musica live con una perdita di oltre 18 milioni di euro, pari a un calo di oltre il 31%.