ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!

Investimenti

Come investire nell’oro, bene rifugio per eccellenza

Aprile 2020

Nelle situazioni di crisi l’oro interpreta a pieno il proprio ruolo di bene rifugio e oggi è possibile investire nel metallo prezioso anche senza acquistarlo.

Tra gli effetti economici innescati dalla pandemia di Coronavirus c’è la corsa ai cosiddetti beni rifugio: asset come il denaro liquido, i diamanti e altre materie prime preziose in grado di resistere nel tempo nonostante l’instabilità dei mercati.

 

Considerato il simbolo dei beni rifugio, a partire dall’inizio del 2020 l’oro ha visto aumentare il proprio valore in risposta alla diffusione del COVID-19. Non tutti, però, acquistano il metallo e lo custodiscono nella propria cassaforte: oggi ci sono molti modi per investire in oro anche senza uscire di casa.

Investire in oro: da bene rifugio a strumento di diversificazione

Storicamente l’oro interessava soprattutto dai risparmiatori in cerca di un bene sicuro per mettere al riparo i propri guadagni. Gli investitori invece tendevano a ignorarlo, poiché il possesso di oro, per quanto protratto nel tempo, non produce alcun interesse.

 

Oggi però la situazione è cambiata: in un periodo in cui molti titoli di Stato a 10 (o a 30) anni offrono rendimenti negativi, l’oro diventa molto più appetibile perché, seppure continui a non produrre rendimento, almeno non comporta alcuna spesa. In genere gli specialisti finanziari raccomandano di investire tra il 5 e il 10% delle proprie attività finanziarie nel metallo prezioso.

Cosa rende l'oro così appetibile?

Tra le qualità che gli esperti attribuiscono all’oro, c’è quella di materiale anticiclico. Ciò significa che il suo valore aumenta nei momenti di maggiore turbolenza dei mercati o di grande volatilità. Inoltre, l’oro è un bene materiale, perciò in tempo di crisi è molto più ambìto rispetto agli strumenti finanziari che, privati del loro valore di mercato, non sono altro che pezzi di carta.

 

Se si decide di acquistare direttamente oro, generalmente è meglio evitare di comprare il lingotto da un chilo, che costa più di 45 mila euro e può essere difficile da rivendere. Meglio optare per formati ridotti, tra i 5 e i 100 grammi, che hanno un mercato maggiore.

Investire in oro senza comprarlo: vantaggi e fattori di rischio

Prima di procedere all’acquisto, però, è opportuno vagliare con cura anche le altre opzioni d’investimento offerte dal mercato. Ad esempio, gli ETF sono fondi di investimento negoziati in borsa che riproducono esattamente l’andamento del prezzo dell’oro, senza che sia necessario acquistarlo fisicamente. Alcuni ETF sono collegati alle riserve auree fisiche detenute nelle cassette di sicurezza delle società emittenti, mentre altri no. È più sicuro optare per la prima categoria e scegliere ETF espressi in euro, così da non esporsi al rischio di cambio valuta.

 

Un’altra possibilità è investire in azioni delle società aurifere, direttamente oppure attraverso un fondo che si occupi della selezione dei titoli. Le compagnie minerarie infatti prosperano quando il prezzo dell’oro aumenta e, in più, distribuiscono dividendi.

In tutti questi casi, però, è importante non dimenticare di tenere d’occhio l’oro fisico sottostante per essere certi che i titoli mantengano il loro ruolo di riserva di valore.