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Analisi dei Mercati Finanziari

Investire oggi: l’analisi dei mercati finanziari di Novembre 2018 | di Marco Piersimoni

Novembre 2018

Marco Piersimoni Investment Advisor di Pictet AM Italia analizza i mercati all'indomani delle elezioni di midterm. Un risultato che non ha lasciato spazio a sorprese rispetto a quanto pronosticato: Camera ai democratici e Senato ai repubblicani. Lo scenario impatterà sulle politiche fiscali e monetarie. Meno entusiasmanti i dati in Europa e soprattutto in Italia dove il conflitto con la Commissione europea avrà importanti risvolti nei prossimi giorni. Scopri tutti i dettagli nel video.

Le elezioni di midterm hanno restituito un risultato preannunciato: il congresso è spaccato. La Camera dei rappresentanti sarà nelle mani dei democratici mentre il Senato sarà dei repubblicani. La situazione quindi risulta ribaltata. La maggioranza repubblicana che predominava su entrambe le camere è stata scardinata.

Fonte: Marco Piersimoni, Investment Advisor di Pictet AM Italia


Quali sono le implicazioni del risultato per la politica economica e per i mercati?

In primo luogo, un rinnovo del polo di Trump avrebbe probabilmente visto una ripresa del programma dell’Agenda fiscale. Si è molto discusso di una riforma fiscale 2.0 nel caso in cui i repubblicani avessero riconfermato la loro maggioranza al Congresso. Tale discussione, in tutta probabilità, non verrà portata avanti con un Congresso spaccato. Tipicamente infatti, in un contesto di questo tipo, l’attività legislativa procede a rilento. Stabilire dei punti di contatto potrebbe quindi risultare complesso.

I democratici potrebbero avere interesse su un paio di punti: il controllo dei prezzi delle medicine e un eventuale programma di infrastruttura. Tuttavia, in vista delle elezioni del 2020 questo risulta uno scenario che potrebbe difficilmente verificarsi.

Più a rischio invece si presenteranno le scadenze sui limiti del debito e le scadenze che implicano lo “shutdown” del Governo come verificatosi negli anni scorsi. Il venir meno di una politica fiscale espansiva e di un atteggiamento aggressivo del Congresso nei confronti della Banca centrale americana, va a strutturare un insieme di politiche economiche meno preoccupanti nel medio-lungo termine per i mercati finanziari.

Questo si traduce in una politica fiscale meno espansiva e una politica monetaria meno restrittiva. La conseguenza tangibile sui mercati è duplice: il dollaro non è troppo forte e i tassi americani non risultano troppo in risalita. Tale scenario si presenta favorevole per le attività rischiose.
Un effetto immediato si è notato sui titoli di stato, sotto controllo, con un dollaro che si indebolisce e che favorisce l’attività finanziaria sui Paesi emergenti. Buona performance, in generale, registrata anche sugli asset rischiosi.
Si conferma un quadro economico molto solido: i dati sul mercato del lavoro sono estremamente robusti, sia in termini di creazione occupazionale che di tendenza della crescita dei salari.

In Europa lo scenario è ben diverso e meno entusiasmante: gli indici di sorpresa economica sono finiti sotto zero nelle ultime settimane. Di grande rilievo resta la questione dell’Italia per quanto riguarda la discussione con la Commissione europea sulla manovra finanziaria.

In conclusione, nel complesso, le elezioni midterm restituiscono qualche spunto interessante che invitano a proseguire con un atteggiamento costruttivo.