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Consumo sostenibile

Gli investimenti sostenibili al Salone del Risparmio 2018

Aprile 2018

“Meglio una gallina oggi o un uovo tutti i giorni? Le scelte di oggi determineranno il nostro domani” è il titolo della conferenza che Pictet terrà in occasione del Salone del Risparmio 2018.

“Meglio una gallina oggi o un uovo tutti i giorni?”. La sostenibilità degli investimenti è il tema della conferenza che Pictet terrà l’11 aprile all’interno del Salone del Risparmio 2018. “Le scelte di oggi determineranno il nostro domani”. In un mondo sempre più inquinato, vanno ripensate le abitudini di vita, di consumo, e – perché no – anche le nostre abitudini di investimento.

Viviamo ormai in un’era in cui le azioni dell’uomo determinano modifiche sull’ambiente molto più veloci della sua capacità di rigenerazione. Pensiamo ai cambiamenti climatici o alla scarsità di acqua, ad esempio. Ma mentre nel settembre 2016 ben 195 Paesi hanno sottoscritto Cop 21, l’accordo di Parigi per combattere il riscaldamento globale e ridurre le emissioni, la politica della nuova amministrazione americana guidata da Donald Trump si muove in realtà in un’altra direzione. Gli americani avrebbero dovuto rispettare la promessa di ridurre le emissioni di gas serra del 26-28% entro il 2025. Cosa che non sembra più rientrare nei piani dell’amministrazione di Trump. Washington, però, continuerà ad avere un ruolo fondamentale nei processi di inquinamento del pianeta, visto che gli USA sono il secondo Paese al mondo ad emettere più diossido di carbonio al mondo. Peggio di loro fa solo la Cina.
Pechino, però, al contrario degli americani, si sta impegnando e non poco nella tutela dell’ambiente. Con ampie possibilità di investimento in questo settore. Energie pulite e tecnologie per l'ambiente nel 2017 hanno contribuito alla crescita del 6,9% del PIL cinese. A dicembre 2017, la Cina ha svelato anche il suo piano per dar vita al più grande mercato nazionale delle emissioni di carbonio del mondo. A ogni impresa viene assegnata una quota di emissioni. Chi produrrà CO2 in eccesso potrà comprare quote dalle aziende che avranno inquinato meno del consentito. Ogni azienda potrà quindi decidere se pagare per il carbonio emesso in più o modificare le proprie attività in modo da renderle più sostenibili. La sostenibilità, dunque, rappresenta oggi un tema che si proietta su una duplice dimensione: da una parte è espressione di una scelta obbligata ed inevitabile, una misura etica necessaria per immaginare l'unico futuro possibile. Dall’altra rappresenta un ritorno ad investimenti in grado di dirigere i flussi economici verso le aziende virtuose.

nella conversione verso la sostenibilità la tecnologia avrà un ruolo centrale. A partire dalla efficienza energetica e la riduzione degli sprechi. Uno strumento come la smart grid, ad esempio, permette di distribuire energia rinnovabile, impedendo le interruzioni di energia elettrica su vasta scala e consentendo a ogni utilizzatore finale di ridurre in modo più efficace l’uso di energia elettrica. O ancora: i filtri di ultima generazione permettono di ripulire l’acqua e possono garantire l’approvvigionamento alle popolazioni in diverse parti del mondo, oltre a evitare gli sprechi di tutta la popolazione mondiale.
 
Di certo, oggi l’attenzione verso queste tematiche è più alta. E una generazione come i Millennials ha fatto delle scelte di consumo e investimento sostenibili un elemento identitario, più delle generazioni precedenti. Un prodotto o un investimento vengono ormai scelti anche in base alla storia di sostenibilità che si portano dietro. Secondo lo studio “Think Sustainability”, l’81% dei Millennials sarebbe disposto a pagare un sovrapprezzo per un prodotto sostenibile.

In questo percorso verso un mondo più pulito e sostenibile, l’Europa avrà di certo un ruolo centrale. Mentre il Nuovo continente, gli USA, si disimpegnano, il Vecchio continente si muove invece nella direzione opposta, nella transizione verso una società low carbon. A inizio 2018, il Parlamento europeo ha approvato i nuovi obiettivi vincolanti che prevedono di aumentare l’efficienza energetica del 35% entro il 2030, con le fonti energetiche rinnovabili che devono rappresentare il 35% del consumo totale. Per raggiungere questi obiettivi, gli Stati membri dell’UE sono invitati a fissare le necessarie misure nazionali, che saranno monitorate secondo le nuove regole sulla governance dell’Unione dell’energia. «Questa politica contribuirà a sviluppare un’autentica indipendenza energetica, a creare posti di lavoro e a garantire investimenti sicuri», ha spiegato il deputato francese dei Verdi Michele Rivasi. «Un interesse deve prevalere su tutti gli altri: il futuro del pianeta e dei suoi abitanti!». E questo interesse si può perseguire anche preferendo gli investimenti verdi e sostenibili. 

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