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Analisi dei Mercati Finanziari

Investire oggi: l'analisi dei mercati finanziari di Febbraio 2020 | di Marco Piersimoni

Febbraio 2020

Marco Piersimoni, Investment Advisor di Pictet AM Italia, descrive lo scenario macroeconomico del mese di febbraio segnato dal timore per il coronavirus, che si manifesta sui mercati, in un contesto macroeconomico che era in via di miglioramento, come indicato dall’indice ISM. Scopri tutti i dettagli nel video.

L’anno è iniziato forte principalmente di due convinzioni. La prima è che il rischio peggiore per l’equilibrio geo-politico fosse superato, in particolare in riferimento alla firma della prima fase dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. La seconda è che, dopo le elezioni nel Regno Unito, lo scenario di hard Brexit fosse scongiurato.

In questo panorama invece si è innestato il timore per il coronavirus. Al di là degli aspetti medici, in questa sede ci interessa analizzare le componenti macroeconomiche e di mercato. Tipicamente questo genere di eventi si manifesta e si trasmette ai mercati finanziari tramite due canali: una revisione delle prospettive di crescita e un movimento dei premi per il rischio. Le nostre stime prevedono un rallentamento della crescita cinese tra 1.5 e 2 punti percentuali nel primo trimestre del 2020, per poi rimbalzare nei trimestri successivi. Questo a livello annuale ha un impatto di circa 0,3 punti percentuali sul livello della crescita globale. Il mercato obbligazionario ha già incorporato questo impatto, mentre il mercato azionario rimane su valori molto sostenuti.

Marco Piersimoni, Investment Advisor di Pictet AM Italia


Questi ultimi sviluppi si inseriscono in un contesto macroeconomico in cui i dati stavano migliorando, come segnalato dell’indice ISM cresciuto al di sopra delle attese. Per quanto riguarda invece il mercato del lavoro americano, la disoccupazione si attesta su livelli marginalmente in crescita rispetto al mese precedente. La dinamica salariale si conferma di tenore modesto, leggermente inferiore alle attese, mentre l’inflazione rimane la grande assente.

Si prospetta dunque una politica fiscale espansiva soprattutto in Cina, per combattere il rallentamento macroeconomico, ed eventuali scommesse in termini di politica monetaria per quanto riguarda gli Stati Uniti. Inoltre, va ricordato che il rallentamento economico cinese e il blocco dei trasporti e del traffico aereo hanno causato il crollo del prezzo del petrolio.