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Economia e finanza

Pictet Fiver: i cinque fatti economici di Aprile 2021

Aprile 2021

I cinque principali fatti di economia e finanza del mese raccontati in breve.

Il sentiment dei mercati è positivo, grazie soprattutto alle buone notizie che arrivano dagli USA. Occhi puntati anche sulle mosse della Fed, che dovrà prendere decisioni importanti nei prossimi mesi per fronteggiare l’inflazione. L’Europa non riesce a tenere il ritmo della campagna vaccinale americana, ma riscuote comunque un discreto successo dagli investitori.

1. La fiducia dei mercati

Aprile ha visto il consolidamento del trend positivo dei mercati che ha chiuso il primo trimestre dell’anno. Addirittura, l’indice Standard & Poor’s 500 ha superato quota 4.000 punti per la prima volta nella sua storia e ha continuato a consolidarsi, sfiorando anche i 4.200 punti.

2. Gli USA tornano a correre

Già lo scorso mese gli Stati Uniti avevano lanciato segnali molto positivi, che si sono rafforzati ad aprile. Tanto che i rendimenti del T-Bond americano a 10 anni sono quasi raddoppiati dallo 0,9% di gennaio, per poi attestarsi sopra quota 1,6% nella fine del mese. Numeri importanti grazie alla crescita record di 7 punti del PIL americano nel 2021. I mercati hanno particolarmente apprezzato l’efficace campagna vaccinale messa in campo dal governo Biden, ma anche il pacchetto di stimoli fiscali da 1.900 miliardi di dollari.

3. Spread Btp-Bund in crescita

Gli investitori hanno dimostrato notevole interesse anche per le collocazioni del Dipartimento del Tesoro di inizio aprile: le due emissioni di titoli di Stato a 7 e a 50 anni hanno ricevuto molte richieste, tanto che hanno chiuso il collocamento per un totale di 12 miliardi di euro quando la domanda degli investitori è arrivata fino a 130 miliardi. Ma lo spread tra il nostro BTP a 10 anni e il Bund tedesco continua ad ampliarsi: siamo arrivati oltre i 106 punti base.

4. La strategia della Fed

La Federal Reserve in questo momento ha due problemi: raffreddare l’inflazione che sta tornando a correre negli USA e favorire il recupero dei 10 milioni di posti di lavoro persi a causa della crisi innescata dal COVID-19. Ha deciso quindi di favorire il recupero dei posti di lavoro chiudendo temporaneamente un occhio sull’inflazione in eccesso. I mercati però guardano con curiosità alle mosse future, soprattutto collegate all’inflazione: i prossimi mesi vedranno una crescita del costo della vita del 3% ma, quando questa crescita rallenterà, Powell dovrà valutare se e come rivedere la strategia di acquisto, ancora settata sui 120 miliardi di dollari al mese.

5. Le mosse dell'Europa

Il rilancio dell’economia europea è in ritardo rispetto a quella americana di almeno due trimestri, eppure l’azionario ha riscosso successo. Questo perché gli investitori hanno compreso l’efficacia dei vaccini e, nonostante il ritardo nella campagna vaccinale e la differenza di organizzazione tra i vari Paesi, hanno quindi premiato il Vecchio Continente. Va segnalato che i tassi di interesse hanno mantenuto un profilo più basso rispetto a quelli americani perché l’inflazione in Europa non è paragonabile a quella statunitense ed è ben al di sotto dell’obiettivo della BCE.