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Internet delle cose e agricoltura smart saranno i due pilastri delle “Smart city”, le città intelligenti iperconnesse in cui lo scambio di dati e la presenza di sensori intelligenti generano vantaggi per istituzioni e cittadini. E anche, c’è da scommettere, per il futuro della nostra buona alimentazione. Grazie alle innovazioni tecnologiche, l’agricoltura urbana smart sarà sempre più diffusa. Un comparto in cui, non a caso, gli investimenti stanno aumentando.
Una delle principali preoccupazioni oggi per l’industria alimentare è come raddoppiare la produzione di cibo entro il 2050, vista la disponibilità sempre minore di terre e l’aumento della popolazione mondiale, che nei prossimi 30 anni toccherà quota 9,6 miliardi di unità. Senza dimenticare che i cambiamenti climatici e l’impatto ambientale delle coltivazioni intensive richiedono urgentemente cambiamenti radicali nella produzione alimentare.
Come? Secondo Beecham Research, la soluzione risiede nell’IoT: tramite l’adozione dell’Internet delle cose, la produzione alimentare potrebbe aumentare del 70 per cento, assicurano. Centrale è l’uso dei Big Data e la loro analisi in tempo reale per rendere maggiormente efficienti e più produttive le colture. I dati possono essere raccolti dai sensori posti sulle macchine agricole o dai droni che volano sui campi. È quella che viene definita “smart agriculture”, ovvero l’uso della tecnologia nei campi agricoli: conoscere in tempo reale tramite i sensori lo stato del suolo, ad esempio, permette di agire in tempi brevi contro parassiti o malattie delle piante, o di irrigare in alcuni punti piuttosto che in altri, con una riduzione degli sprechi d’acqua e un minor impatto ambientale.
Ma non è solo una questione di terreni e colture. Connettendo i veicoli per la distribuzione, ad esempio, si può aumentare l’efficienza della consegna dei prodotti. Non solo: attraverso il monitoraggio della temperatura dei veicoli refrigerati, tutto può essere controllato da remoto durante il trasporto, senza sprechi. Il risultato è che i ristoranti possono in questo modo servirsi di ingredienti a livello locale.
Il potenziale rivoluzionario di una rete intelligente di sensori, attuatori, telecamere, robot, droni e altri dispositivi connessi offre quindi un livello senza precedenti di controllo e processi decisionali automatizzati. Il progetto della Commissione Europea Internet of Food & Farm 2020 esplora proprio questo orizzonte, attraverso ricerche e conferenze periodiche. L’obiettivo è rendere l’agricoltura di precisione una realtà, compiendo un passo fondamentale verso una catena del valore alimentare più sostenibile. L’aiuto delle tecnologie IoT si traduce in prodotti di migliore qualità a portata di mano, tracciabili e quindi più sicuri.
Tecniche come queste potrebbero essere riprodotte nelle nostre Smart city. Kimbal Musk, fratello minore Elon Musk, patron di Tesla, è il co-fondatore di Square Roots, un incubatore di agricoltura urbana che ha l’obiettivo di insegnare ai giovani come coltivare a chilometro zero in città intelligenti, grazie all’illuminazione LED e l’uso di container climatizzati. Con la crescita della popolazione mondiale fino 9,6 miliardi entro il 2050, di cui il 70% collocato nelle aree urbane, gli investimenti e l’interesse per l’agricoltura urbana stanno aumentando. Scelte che cambieranno il volto delle città del futuro e che, molto probabilmente, aumenteranno la qualità della nostra alimentazione, oltre che la nostra aspettativa di vita.
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