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Megatrend

La sfida delle costruzioni sostenibili

Giugno 2021

I professionisti del settore edilizio stanno comprendendo l’importanza di lavorare in un’ottica di economia circolare grazie alla sperimentazione di nuovi materiali (come i funghi) e alla digitalizzazione dei processi.

Il settore delle costruzioni sta lavorando per reinventarsi. Gli obiettivi sono una maggiore sostenibilità, riscoprire i materiali tradizionali, inventarne di nuovi e abbracciare la trasformazione digitale. E possiamo trovare già diversi esempi di questo “Green New Deal” dell’edilizia.

L'economia circolare spiegata con radici di funghi alte quattro metri

A Milano, in occasione del Fuorisalone 2019, è stato installato nell’Orto Botanico di Brera il “Circular Garden”, spuntato letteralmente dal terreno. Disegnato dallo studio CRA-Carlo Ratti Associati in collaborazione con ENI, era composto da 60 archi di miceli di funghi (radici di funghi) posizionati in cerchio, in modo che i visitatori ci potessero passare sotto. Ognuno di questi archi era alto 4 metri e ha impiegato 6 settimane a crescere. Alla fine del proprio ciclo di vita poi è tornato al suolo sotto forma di compost, in un perfetto esempio di economia circolare in azione. Un progetto con l’intenzione di sensibilizzare il settore delle costruzioni a prestare attenzione all’ambiente.

La circolarità al centro

“I funghi sono materiali molto interessanti, sono resistenti quasi quanto il legno ma molto più leggeri. Spuntano dal terreno e al terreno ritornano”, spiega Carlo Ratti, Fondatore di CRA e Direttore del MIT Senseable City Lab. “Stiamo assistendo a una grande spinta verso la circolarità: tutto ciò che costruisci, alla fine del ciclo di vita verrà riutilizzato o riciclato e non avrai bisogno di spedirlo in discarica”. Un approccio fondamentale se i Paesi intendono centrare i propri obiettivi di sostenibilità e di contenimento del cambiamento climatico, dal momento che il settore delle costruzioni impiega il 36% dell’energia globale ed è responsabile di quasi il 40% delle emissioni di CO2 connesse all’energia.

Il problema della durata dei funghi

Ma le costruzioni sostenibili sono ancora lontano dall’essere la soluzione ideale. Per esempio, con i miceli si presenta il problema della tenuta nel tempo, perché prima o poi i funghi decadono in compost. Il Circular Garden, infatti, è stato progettato per durare solo un mese. Certo, questa caducità dei funghi non deve per forza essere un problema: questi materiali a rapido decadimento non verranno utilizzati per costruire appartamenti, ma possono essere impiegati per ristoranti e padiglioni temporanei. Nei palazzi possono invece essere utilizzati per le parti interne, dove sono protetti dalla forza degli elementi e hanno un’aspettativa di vita maggiore.

Lo sprint del legno

Il legname è un altro materiale sostenibile che sta prendendo sempre più piede grazie anche alle nuove smart city green. Per esempio, il comune di Parigi ha imposto ai costruttori che lavorano per le Olimpiadi del 2024 di costruire interamente in legno tutti i palazzi con meno di 8 piani. Inoltre, la Francia sta considerando di varare una legge che imponga di costruire tutti i nuovi edifici pubblici con almeno il 50% di legno e altri materiali sostenibili. Altre città, come Lucerna in Svizzera, stanno studiando il modo di favorire il legname nelle costruzioni. Anche se può sembrare paradossale, il legno è un materiale che resiste al fuoco per almeno due ore. Quindi è anche sicuro, a differenza del metallo che può sciogliersi rapidamente e in modo difficilmente prevedibile.

L'alleato digitale

Oltre ai materiali sostenibili, anche il digitale permetterà ad architetti e costruttori di progettare e realizzare edifici ad alta sostenibilità. “Con la digitalizzazione possiamo eliminare molte inefficienze nell’edilizia – prosegue Ratti – ed è quanto accaduto nel settore aerospaziale 20 anni fa”. Secondo il The Boston Consulting Group, una digitalizzazione su larga scala potrebbe tagliare i costi fino a 1.700 mila miliardi di dollari nel settore delle costruzioni, oltre a ridurre i ritardi nelle consegne.