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Sostenibilità ambientale

Occupazione e sostenibilità. Quali sono le figure professionali del futuro?

Marzo 2020

Dal bio-cuoco al giurista green, dall’ingegnere energetico all’installatore di impianti sostenibili: in Italia continuano a crescere le domande di posizioni “green”.

I cambiamenti climatici in atto ci impongono di ripensare tutte le nostre attività in un’ottica di eco-sostenibilità. La velocità dei mutamenti dovrebbe spingerci a farlo più rapidamente di quanto non stia effettivamente accadendo, ma i passi in avanti ci sono e continuano ad aumentare, come emerge dal quadro “GreenItaly 2019” di Fondazione Symbola e Unioncamere, giunto alla decima edizione.

Record di eco-investimenti per il 2019

Il 2019 ha segnato il record di investimenti nella green economy secondo GreenItaly. In particolare, le imprese eco-sostenibili sono quasi 300 mila e dal 2015 al 2018 oltre 432 mila aziende italiane hanno investito, o previsto di investire, per contenere l’impatto ambientale, risparmiare energia e ridurre le emissioni. A sostenere la green economy sono soprattutto gli imprenditori più giovani: il 47% delle imprese amministrate da under 35 hanno fatto eco-investimenti, contro il 23% delle aziende over 35. Secondo il rapporto, le imprese green sono più propense alle innovazioni: il 79% delle eco-investitrici ha sviluppato attività di innovazione, contro il 61% delle non eco-investitrici.

I numeri dei green job

Insieme agli investimenti sono cresciuti anche i cosiddetti green job, professioni finalizzate a produrre beni e servizi eco-sostenibili o a ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi. Secondo il rapporto, infatti, nel 2018 il numero dei lavori “verdi” in Italia ha raggiunto quota 3 milioni e 100 mila unità, rappresentando il 13,4% del totale dell’occupazione complessiva. Inoltre, solo tra il 2017 e il 2018 i lavoratori green sono cresciuti di oltre 100 mila unità, con un aumento del 3,4%, ben superiore al +0,5% che interessa le altre figure professionali.

Le professioni del futuro

I green job spesso non sono posizioni nuove nel mercato del lavoro, ma nuovi modi di vedere una professione tradizionale. Le nuove posizioni infatti guardano più al “come” che al “cosa” si fa, rispecchiando la centralità che la sostenibilità ambientale ha assunto nei settori di produzione.

L’ultimo rapporto GreenItaly ha delineato dieci figure professionali nuove e destinate a una rapida crescita nel prossimo futuro, individuando lavori che spaziano dal settore dell’energia a quello dei rifiuti, passando per la professione di cuoco green (attento all’utilizzo di prodotti biologici e alla riduzione degli sprechi) e di informatico ambientale. Secondo il rapporto, nel prossimo futuro pure ai giuristi d’azienda e agli esperti di contabilità saranno richieste competenze specialistiche e certificate in materia di sostenibilità ambientale. Anche agli installatori di reti elettriche o di impianti di condizionamento saranno richieste competenze in materia ambientale e di efficienza energetica, così come ai meccatronici e ai meccanici industriali. Infine, è ormai assodato che la figura dell’ingegnere energetico si stia affermando sempre di più negli ambiti industriale, civile, agricolo e dei trasporti.