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Innovazione

Smart roads, un mercato da 30 miliardi pronto a rivoluzionare i trasporti

Febbraio 2020

IoT, connettività, intelligenza artificiale: i dati, sfruttati dalla tecnologia, sono una materia prima preziosa per ridurre congestione ed emissioni e dar vita a strade intelligenti.

Si parla molto di auto intelligenti ma meno di strade evolute. Eppure, secondo un rapporto di Indra, il settore non sarà importante solo per ambiente e sicurezza: avrà anche un impatto economico notevole, pari a 30 miliardi di dollari nel 2022. Ma cosa vuol dire “strada intelligente” (smart road) e quali sono i suoi vantaggi?

 

La tecnologia al servizio della mobilità: cosa sono le smart road

Il rapporto arriva alla sua stima valutando l'impatto di tecnologie come (tra le altre) Internet of things, Big Data, intelligenza artificiale, connettività 5G, sensoristica, droni e blockchain. Sono destinate a rivoluzionare il traffico stradale e l'utilizzo delle infrastrutture. In questo nuovo scenario, le società tecnologiche sono centrali e puntano a innescare diversi vantaggi: migliorare l'esperienza del viaggiatore, aumentare la sicurezza e contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2. Indra descrive IoT e analisi dei dati come “generatori di valore nel futuro della mobilità”. Intelligenza artificiale e automazione “contribuiranno a convertire le strade convenzionali in ecosistemi intelligenti che facilitino una più sicura, efficiente e sostenibile gestione del traffico in tempo reale”.

Un centro direzionale per le smart city

Il modello immaginato dal rapporto punta soprattutto su un centro di controllo automatizzato del traffico, in grado di prevedere e ridurre gli ingorghi, “muovere” veicoli autonomo e intervenire in tempo reale in caso di incidenti. Le strade, grazie a una rete in fibra ottica, diventano “cavi” connessi della smart city, in grado di convogliare dati verso il centro di controllo. Gli algoritmi saranno in grado di analizzarli e trasformarli in informazioni da sfruttare al servizio della città e degli utenti. L'analisi è infatti capace non solo di fotografare la situazione esistente ma anche di predire quella immediatamente futura. 

I vantaggi delle smart roads

Sarà quindi possibile individuare aree e orari più trafficati, gestendo così al meglio il flusso dei mezzi (anche pubblici). Questo vuol dire contenere il tempo trascorso dai cittadini sulle strade, ma anche limitare il rischio di incidenti e ridurre del 6% le emissioni nocive per l'ambiente. Il risparmio potrebbe essere anche economico: Big Data e intelligenza artificiale saranno in grado di migliorare la gestione di mezzi e strade, tagliando sprechi e inefficienze anche grazie alla “manutenzione predittiva”. Un beneficio per le casse pubbliche ma anche per la sicurezza dei cittadini. In questo quadro connesso, la sicurezza stradale sarà inscindibile da quella informatica. 

Sulle smart roads pedaggi "su misura"

Guardando all'intreccio tra riduzione dei costi e delle emissioni, il rapporto indica i “sistemi intelligenti pay-per-use”. Cioè sistemi di gestione che, in modo automatizzato, modulano i pedaggi in base alle zone e alle caratteristiche del veicolo. L'analisi sarà in grado, ad esempio, di misurare il peso di una vettura o la quantità di emissioni che produce. In questo modo potrebbero essere penalizzate le auto più inquinanti o quelle con meno passeggeri a bordo, premiando gli automobilisti più green e quelli che condividono il viaggio. Basandosi su questi elementi, una gestione dinamica dei prezzi dei pedaggi abbinerebbe i benefici di cassa con quelli ambientali.