ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!
Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!
Il fenomeno era già presente nel mondo del lavoro, soprattutto nelle aziende digitali. Ma la pandemia ha accelerato una volta per tutte la diffusione dello smart working, il lavoro agile da casa o da qualunque altro luogo si desideri. E ora, anche dopo la fine delle misure restrittive anti-contagio in molti Stati, diverse aziende hanno deciso di permettere ai dipendenti di continuare a lavorare da remoto. A partire dalle grandi compagnie internazionali del digitale.
Il settore della tecnologia è quello che più si presta al lavoro da remoto. Twitter, non a caso, è stata la prima azienda ad annunciare già a maggio, con una e-mail del fondatore Jack Dorsey, che chi avesse voluto lavorare a distanza «per sempre» avrebbe potuto farlo. «Gli ultimi mesi hanno dimostrato che possiamo farlo», ha scritto Dorsey. «Quindi, se i nostri dipendenti hanno un ruolo e una situazione che consentono loro di lavorare da casa e vogliono continuare a farlo per sempre, lo potranno fare». Tutti gli altri invece potranno tornare in ufficio, anche se la data di riapertura resta incerta.
Dopo Dorsey, anche Mark Zuckerberg, ceo di Facebook, ha annunciato l’estensione dello smart working per i dipendenti fino al luglio del 2021. Riconoscendo per giunta ai lavoratori da remoto una somma di mille dollari per sostenere le spese della “casa-ufficio”. In ogni caso, come spiegato dallo stesso Zuckerberg in un post pubblicato sul suo profilo personale, entro il 2030 la metà dei dipendenti della compagnia (circa 48mila) potrebbe lavorare stabilmente da remoto. Annunciando anche una nuova campagna di assunzioni per il lavoro da remoto. «Ci siamo persi un sacco di persone di talento solo perché capita che vivano al di fuori di un importante hub», ha detto Zuckerberg.
Posizione opposta invece quella di Satya Nadella, ceo di Microsoft, secondo il quale lo smart working si è rivelata una pratica necessaria durante l’emergenza COVID-19, ma estenderla nel tempo potrebbe portare invece a una serie di conseguenze negative, a partire dalla perdita dei rapporti umani in azienda. Tra le aziende che si sono dimostrate “contrarie” al lavoro da casa sin dall’inizio pandemia c’è anche Apple, che ha sempre puntato a far tornare i propri dipendenti in sede in modo permanente quanto prima.
Ma la diffusione ancora alta dei contagi negli Stati Uniti non aiuta certo il ritorno negli uffici. E ha cambiato i programmi di diverse società. Google a luglio ha comunicato l’estensione del lavoro a distanza fino a luglio 2021, soprattutto per venire incontro alle esigenze dei dipendenti con figli che potrebbero affrontare un anno scolastico con lezioni da remoto. L’azienda aveva inizialmente previsto il rientro negli uffici per il 6 luglio, ma l’impennata dei contagi in California ha portato allo slittamento di un anno. Il ceo di Alphabet Sundar Pichai ha annunciato anche la decisione di dare bonus di mille dollari per acquistare tutto il necessario per lavorare meglio da casa.
Lo stesso è accaduto per Snapchat, che aveva comunicato ai dipendenti di poter lavorare da casa solo fino al 1° settembre, e che invece ha esteso la possibilità dello smart working fino a gennaio. E anche Apple ha allentato i piani di rientri dei lavoratori negli uffici. In ogni caso, non sarebbe previsto un ritorno prima del nuovo anno.
A differenza di altre aziende, Amazon sembra invece voler scommettere sul lavoro in ufficio e ha presentato da poco un piano per espandere i suoi uffici fisici in sei città degli Stati Uniti. Il colosso guidato da Jeff Bezos ha fatto sapere che si sta preparando ad aggiungere 3.500 posti di lavoro corporate negli hub di New York, Phoenix, San Diego, Denver, Detroit e Dallas. Per il momento, i dipendenti di Amazon possono restare in smart working fino a fine anno. Ma molto dipenderà dalla curva di diffusione dei contagi.
Il presente materiale di marketing è emesso da Pictet Asset Management (Europe) S.A. Esso non è indirizzato a, e non è concepito per la distribuzione a o l’utilizzo da parte di, qualsiasi persona o entità avente cittadinanza, residenza o ubicazione in qualsiasi località, Stato, Paese o giurisdizione in cui tale distribuzione, pubblicazione, messa a disposizione o utilizzo sono in contrasto con norme di legge o regolamentari. Prima di effettuare qualsiasi investimento, è necessario leggere l’ultimo prospetto del fondo, del modello precontrattuale se applicabile, del Documento contenente le informazioni chiave, il bilancio annuale e la relazione semestrale. Questi documenti sono disponibili gratuitamente in inglese sul sito www.assetmanagement.pictet, o in forma cartacea presso Pictet Asset Management (Europe) S.A., 6B, rue du Fort Niedergruenewald, L-2226 Lussemburgo, o presso l’ufficio dell’agente locale, del distributore o dell’eventuale agente di centralizzazione del fondo.
Il Documento contenente le informazioni chiave è disponibile anche nella lingua locale di ciascun paese in cui il comparto è registrato. Il prospetto, il modello precontrattuale se applicabile, nonché il bilancio annuale e la relazione semestrale possono essere consultati anche in altre lingue. Si rimanda al sito web per le altre lingue disponibili. Solo la versione più recente di tali documenti è affidabile per prendere le decisioni d’investimento.
La sintesi dei diritti degli investitori (in inglese e nelle diverse lingue del nostro sito Web) è disponibile qui e su www.assetmanagement.pictet nella sezione "Risorse" a piè di pagina.
L’elenco dei Paesi in cui il fondo è registrato può essere ottenuto in qualsiasi momento presso Pictet Asset Management (Europe) S.A., che può decidere di risolvere gli accordi presi per la commercializzazione del fondo o di comparti del fondo in ogni singolo Paese.
Le informazioni e i dati contenuti nel presente documento non costituiscono una offerta o una sollecitazione per l’acquisto, la vendita o la sottoscrizione di titoli o altri strumenti o servizi finanziari.
Tutte le informazioni, le opinioni e le stime qui contenute riflettono un giudizio espresso al momento della pubblicazione e sono suscettibili di modifica senza preavviso. La società di gestione non ha preso alcuna misura atta a garantire che i fondi indicati nel presente documento siano adeguati per un particolare tipo di investitore. Il presente documento non deve pertanto sostituire un giudizio indipendente. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione personale dell’investitore e può subire modifiche nel tempo. Prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento si raccomanda all’investitore di verificarne l’appropriatezza tenendo conto in particolare della propria conoscenza ed esperienza in materia finanziaria, dei propri obiettivi d’investimento e della propria situazione finanziaria, ricorrendo ove necessario a una consulenza professionale specifica.
Il valore dei titoli o degli strumenti finanziari menzionati nel presente documento, e il reddito che ne deriva, possono tanto aumentare quanto diminuire e vi è la possibilità che l’investitore non ottenga in restituzione l’intero capitale originariamente investito.
Le presenti linee guida per gli investimenti sono linee guida interne soggette a cambiamento in qualsiasi momento e senza preavviso, nei limiti del prospetto del fondo. Gli strumenti finanziari menzionati vengono indicati unicamente per finalità illustrative e non devono essere considerati come una offerta diretta, una raccomandazione d’investimento o una consulenza per gli investimenti. Il riferimento a un titolo specifico non costituisce una raccomandazione per l'acquisto o la vendita dello stesso. Le allocazioni effettive sono soggette a cambiamenti e potrebbero essere cambiate dalla data del materiale di marketing.
Le performance del passato non sono indicative e non costituiscono una garanzia dei rendimenti futuri. I dati relativi alla performance non comprendono le commissioni e gli altri oneri addebitati al momento della sottoscrizione o del rimborso delle quote o azioni.
Tutti i dati dell’indice qui riportati restano di proprietà del Fornitore dei dati. Le Note legali del Fornitore dei dati sono disponibili su assetmanagement.pictet nella sezione "Risorse" a piè di pagina.
Il presente documento è una comunicazione di marketing emessa da Pictet Asset Management e non rientra nel campo di applicazione dei requisiti MiFID II/MiFIR specificamente collegati alla ricerca per gli investimenti. Questo materiale non contiene informazioni sufficienti per supportare una decisione d’investimento e non deve costituire la base per valutare i meriti di un investimento in qualsiasi prodotto o servizio offerto o distribuito da Pictet Asset Management.
Pictet non ha acquisito i diritti o l’autorizzazione per riprodurre i marchi commerciali, i logo o le immagini riportati in questo documento, a parte il suo diritto di utilizzare i marchi commerciali del Gruppo Pictet. Unicamente per finalità illustrative.