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Ora la lettura: Termometro macroeconomico 29.07 - 04.08.2019

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Luglio 2019
Materiale di marketing

Termometro macroeconomico 29.07 - 04.08.2019

È disponibile un aggiornamento settimanale dei principali avvenimenti economici e degli indicatori del calendario economico di maggior interesse.

01

Di cosa si tratta

Negli ultimi mesi è diventato sempre più importante e necessario analizzare considerare l’andamento dei mercati finanziari a partire dagli sviluppi macroeconomici e geopolitici globali. 
Per questo portiamo alla vostra attenzione un nuovo aggiornamento realizzato su base settimanale dei principali avvenimenti a livello globale insieme agli indicatori del calendario economico di maggiore interesse, riassunti in pillole per consentire una semplice e immediata comprensione della “temperatura” macroeconomica globale.

Il termometro rappresenta anche un valido strumento per permettere all’investitore finale di aumentare la conoscenza dei concetti base della finanza attraverso il glossario e la guida alla finanza del nostro portale dedicato all’educazione finanziaria Pictet per Te.

Sperando sia di vostro interesse vi invitiamo a farci pervenire via mail spunti e riflessioni per migliorare Il termometro macroeconomico a partire dalle vostre routine professionali.

02

La settimana in pillole

22 - 28 Luglio 2019

Martedì 23 luglio:

  • È annunciato il successore di Theresa May alla guida del Partito Conservatore e del governo.
    Boris Johnson è stato eletto leader del Partito Conservatore e primo ministro del governo britannico.
  • Dato sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona.
    Dato negativo ma al di sopra delle aspettative (-6,6% vs -7,1% atteso). 

Mercoledì 24 luglio:

  • Dato sulle vendite di nuove abitazioni negli USA.
    Dato positivo ma leggermente al di sotto delle aspettative (646 mila vs 658 mila atteso).
  • Dato sul PMI dell’Eurozona.
    Dato inferiore alla soglia di 50 e al di sotto di quanto atteso (46,4 vs 47,7). 

Giovedì 25 luglio:

  • Decisione sui tassi della BCE.
    Come anticipato, la BCE ha lasciato i tassi immutati, seppur segnalando la possibilità di un abbassamento dei tassi e di ulteriori misure di stimolo.  

Venerdì 26 luglio:

  • Dato sulla crescita del PIL del secondo trimestre e sulla spesa al consumo negli USA.
    Il PIL USA nel secondo trimestre è cresciuto del 2,1%, decisamente al di sotto del trimestre precedente (3,1%) ma comunque al di sopra di quanto atteso (1,8%),  mentre la spesa al consumo e stata positiva e al di sopra delle aspettative (4,3% vs 4,0%). 
  • Dato sulla fiducia dei consumatori in Italia.
    Dato positivo e al di sopra delle aspettative (113,4 vs 109,6 atteso). 

La scorsa settimana è iniziata con la nomina di Boris Johnson alla guida del Partito Conservatore e alla carica di primo ministro del governo britannico: durante il discorso inaugurale a Downing Street, il neoeletto premier ha ribadito la volontà di far uscire la Gran Bretagna dall’UE il 31 ottobre “senza se e senza ma”. In settimana sono attese le prime discussioni con i leader europei.   

L’evento più atteso della settimana, la riunione della Banca Centrale Europea seguita dal discorso del presidente Mario Draghi, si è concluso con la conferma del mantenimento dei tassi ai livelli attuali, ma con l’apertura ad un possibile allentamento e ad ulteriori misure di stimolo, che potrebbero già essere messe in atto nella riunione di settembre. Draghi, seppur segnalando il miglioramento della crescita salariale e dei livelli di disoccupazione, ha fatto presente che le aspettative di inflazione rimangono troppo contenute, e che persistono i rischi derivanti dalla guerra commerciale e dal rallentamento del settore manifatturiero. Il PMI dell’Eurozona è infatti sceso a 46,4 nel mese di luglio (47,7 atteso), il minor livello degli ultimi sei anni.

Per quanto riguarda gli altri dati economici della settimana, Il PIL USA nel secondo trimestre è cresciuto del 2,1%, decisamente al di sotto del trimestre precedente (3,1%) ma comunque più di quanto atteso (1,8%), a conferma della posizione più accomodante della FED. La spesa al consumo e stata comunque positiva e al di sopra delle aspettative (4,3% vs 4,0%). Ulteriori dati significativi sono stati quelli sulla fiducia dei consumatori: nella zona euro il numero è stato negativo sebbene al di sopra delle aspettative (-6,6% vs -7,1% atteso), mentre è stato in crescita in Italia (113,4 vs 109,6 atteso).

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Occhi puntati su...

29 Luglio - 04 Agosto 2019

Martedì 30 luglio:

  • Decisione sui tassi della Banca del Giappone.
  • I rappresentanti USA inizieranno due giorni di incontri con quelli cinesi a Shanghai in tema commercio.
  • Dati sulla fiducia e sul consumo negli USA. 

Mercoledì 31 luglio:

  • Decisione sui tassi della FED.
  • Dati sul PIL e sulla disoccupazione dell’Eurozona.
  • Dato sull’inflazione della zona euro.

Giovedì 1 agosto:

  • Decisione sui tassi della Bank of England.
  • PMI USA e della zona euro.

Venerdì 2 agosto:

  • Pubblicazione del report sull’occupazione USA.
Questa settimana l’attenzione sarà concentrata sulle decisioni sui tassi da parte della FED, dalla Bank of England e dalla Banca del Giappone. La FED è attesa abbassare i tassi per via delle preoccupazioni relative alla crescita economica mondiale, mossa che rappresenterebbe un cambio di rotta rispetto all’inasprimento dello scorso anno, mentre la Bank of England e la Banca del Giappone dovrebbero mantenere i tassi inalterati.

Riprenderanno inoltre le discussioni sul commercio tra Stati Uniti e Cina, con i rappresentanti delle due parti che si incontreranno a Shanghai per due giorni di trattative. Le precedenti discussioni erano terminate a maggio con un incremento dei dazi dal 10% al 25% su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi.

Tra le pubblicazioni economiche da seguire con maggiore attenzione, martedì saranno resi noti negli USA i nuovi dati sulla fiducia e sui consumi, mercoledì toccherà ai dati sul PIL della zona euro e di Francia, Germania, Italia e Spagna e all’inflazione della zona euro, mentre giovedì uscirà il PMI USA e della zona euro. La settimana si chiuderà venerdì con la pubblicazione del report sullo stato dell’occupazione negli Stati Uniti.

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Calendario economico

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Fonte: Pictet Asset Management