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Ora la lettura: Termometro macroeconomico 11-17.11.2019

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Novembre 2019
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Termometro macroeconomico 11-17.11.2019

È disponibile un aggiornamento settimanale dei principali avvenimenti economici e degli indicatori del calendario economico di maggior interesse.

01

Di cosa si tratta

Negli ultimi mesi è diventato sempre più importante e necessario analizzare considerare l’andamento dei mercati finanziari a partire dagli sviluppi macroeconomici e geopolitici globali. 
Per questo portiamo alla vostra attenzione un nuovo aggiornamento realizzato su base settimanale dei principali avvenimenti a livello globale insieme agli indicatori del calendario economico di maggiore interesse, riassunti in pillole per consentire una semplice e immediata comprensione della “temperatura” macroeconomica globale.

Il termometro rappresenta anche un valido strumento per permettere all’investitore finale di aumentare la conoscenza dei concetti base della finanza attraverso il glossario e la guida alla finanza del nostro portale dedicato all’educazione finanziaria Pictet per Te.

Sperando sia di vostro interesse vi invitiamo a farci pervenire via mail spunti e riflessioni per migliorare Il termometro macroeconomico a partire dalle vostre routine professionali.

02

La settimana in pillole

04-10 Novembre 2019

Lunedì 4 novembre:

  • Dato sul PMI manifatturiero nell’eurozona.
    Dato in leggero miglioramento rispetto, ma ancora prossimo alla soglia del 50 (50,6).

Martedì 5 novembre:

  • L’OPEC pubblica il World Oil Outlook.
  • Dato sulla bilancia commerciale negli Stati Uniti.
    Il deficit commerciale degli Stati Uniti è in calo ($ -52,5 miliardi).

Mercoledì 6 novembre:

  • Il Parlamento UK si scioglie in vista delle elezioni generali di inizio dicembre.

Giovedì 7 novembre:

  • Riunione della Bank of England.
    Nessuna modifica alla politica monetaria.

Venerdì 8 novembre:

  • Dato sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.
    Dato solido e al di sopra delle aspettative (95,7 vs 95,5 atteso).
Sul fronte della guerra commerciale, quando un accordo, quantomeno parziale, tra Stati Uniti e Cina sembrava ormai prossimo, è intervenuto di nuovo il Presidente statunitense Trump a rigettare i mercati nella confusione, affermando di non essere disposto a ridurre i dazi sulle merci cinesi già colpite (il che per il momento ha congelato l’accordo per evitare che entrino in vigore le tariffe previste per dicembre). Intanto, il deficit commerciale degli Stati Uniti continua a calare (-52.5 miliardi di dollari a settembre, rispetto ai -54.9 del mese precedente), ma resta più alto rispetto a quando Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca ($ -46.4 miliardi). Tale incertezza non sembra intaccare il sentiment dei consumatori, che resta alquanto alto (95.7) e in leggera crescita rispetto al mese di ottobre (95.5). Per quanto riguarda Brexit, invece, il 6 novembre il Parlamento britannico si scioglie per facilitare la campagna elettorale in vista delle elezioni generali del 12 dicembre.
Nel frattempo, la Bank of England ha deciso di non apportare modifiche alla politica monetaria, ma sembra più aperta a possibili tagli dei tassi nei prossimi mesi (due membri del comitato hanno già votato a favore di un taglio in questa riunione di novembre).

Nell’eurozona, il PMI del settore manifatturiero ha mostrato una leggera crescita risalendo dal 50.1 registrato a settembre fino a 50.6, ma restando comunque prossimo alla “soglia del dolore” del 50, al di sotto del quale segnala una contrazione dell’attività economica. Infine, l’OPEC ha pubblicato in settimana il suo World Oil Outlook, in cui ha previsto una crescita quasi nulla della domanda di petrolio nei prossimi decenni, a causa delle trasformazioni in atto nel settore automobilistico (auto elettriche) e della diffusione di nuove fonti di energia più sostenibili, come il solare e l’eolico.
03

Occhi puntati su...

11-17 Novembre 2019

Lunedì 11 novembre:

  • Dato sulla produzione industriale in Italia.

Mercoledì 13 novembre:

  • Inizia la procedura di impeachment nei confronti del Presidente USA Trump.
  • Dato sull’inflazione negli Stati Uniti.

Giovedì 14 novembre:

  • Dati sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio in Cina.
  • Dato sulla crescita e sulla disoccupazione nell’eurozona.
  • Report mensile dell’OPEC.

Venerdì 15 novembre:

  • Dati sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti.
L’evento della settimana riguarderà sicuramente l’inizio della procedura di impeachment nei confronti del Presidente statunitense Donald Trump: con l’obiettivo di approfondire i dettagli della “questione ucraina”, mercoledì 13 lo US House Intelligence Committee ascolterà pubblicamente William Taylor, diplomatico USA a Kiev, e George Kent, funzionario del Dipartimento di Stato. Venerdì 15 sarà poi il turno dell’ex-ambasciatrice statunitense a Kiev, Marie Yovanovitch. A livello macro, i dati più attesi sono quelli relativi alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio nelle prime due economie al mondo, Stati Uniti e Cina. Nell’eurozona, verranno pubblicati i dati su crescita e occupazione della regione, ma la settimana si apre con il dato sulla produzione industriale italiana. Martedì, invece, la lettura della crescita dei prezzi al consumo negli Stati Uniti fornirà indicazioni su quelle che potranno essere le future mosse della Fed. Non sono attese grandi sorprese in realtà, con l’inflazione che secondo gli operatori dovrebbe restare abbondantemente sotto controllo.
04

Calendario economico

Fonte: Pictet Asset Management