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Luglio 2015
Materiale di marketing

Investire per la crescita e salvaguardare l’ambiente

I governi di tutto il mondo pongono una maggiore enfasi sulla risoluzione dei problemi ambientali che minacciano il pianeta mentre l’opinione pubblica dimostra crescente interesse e consapevolezza circa i problemi legati all’inquinamento e ai danni ambientali. A nostro avviso le società che coniugano solide credenziali ambientali con prodotti innovativi rappresentano gli investimenti del futuro per la loro sostenibilità ambientale e sono anche colonne portanti della strategia Global Environmental Opportunities di Pictet AM.

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Trovare società con solide credenziali ambientali

Le società, sempre più spesso chiamate a ridurre il loro impatto sull’ambiente, iniziano a rispondere in modo concreto. Come mostra la Figura 1, sono aumentate notevolmente le imprese che ottengono il certificato ISO 14001, uno standard di gestione ambientale riconosciuto in tutto il mondo.
FIG. 1 - CERTIFICATI ISO 14001 RILASCIATI A LIVELLO MONDIALE
ISO 14001 CERTIFICATE AWARDS WORLDWIDE
Fonte: International Organisation for Standardisation
Tuttavia, nei diversi settori produttivi non sono stati compiuti progressi uniformi. Alcune imprese procedono più spedite di altre e non è facile per gli investitori individuare quelle con le credenziali ambientali più solide.

Un modo per misurare l’impronta ecologica delle società è un’analisi del ciclo di vita delle loro attività aziendali. Questa tecnica mira a quantificare il consumo di risorse naturali e la produzione di materiali di scarto durante l’intero ciclo del prodotto. Un’analisi del ciclo di vita abbraccia tutte le attività di un’azienda, dall’estrazione di materie prime al processo manifatturiero fino all’utilizzo e allo smaltimento dei prodotti finiti da parte dei clienti.

Questa tecnica è un utile punto di partenza per una valutazione ambientale dell’attività aziendale. Ma il processo può essere perfezionato in diversi modi.

Per incorporare i migliori dati ambientali disponibili in un’analisi del ciclo di vita, i gestori della strategia Global Environmental Opportunities di Pictet AM attingono inoltre a ricerche pionieristiche sull’impatto antropico sul pianeta.

Lo studio in questione, condotto su un arco di cinque anni da alcune delle più importanti istituzioni di ricerca mondiali, ha rivelato che la stabilità dell’ambiente dipende dall’evoluzione di nove processi collegati all’attività umana.

I mutamenti dell’ecosistema, che includono l’assottigliamento dello strato di ozono, l’acidificazione degli oceani e il cambiamento climatico, costituiscono la base della nostra valutazione delle società. Le imprese che contribuiscono eccessivamente a uno di questi processi sottopongono il pianeta a notevoli tensioni. Per contro, le aziende le cui attività non alimentano alcuna delle nove forze ecologiche possono essere incluse nel portafoglio Global Environmental Opportunities di Pictet AM.
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Misurare l’impronta ecologica delle imprese

Analisi del ciclo di vita del prodotto e modello dei confini planetari

Per misurare l’impronta ecologica delle imprese, i gestori della strategia Global Environmental Opportunities di Pictet AM conducono valutazioni aziendali utilizzando un modello che coniuga l’analisi del ciclo di vita con un quadro innovativo sviluppato da un team di eminenti scienziati e biologi.

Il modello attribuisce il degrado ambientale a nove processi: cambiamento climatico, acidificazione degli oceani, inquinamento da fattori chimici, cambiamento dell’uso della terra, assottigliamento dello strato di ozono, immissione di aerosol nell’atmosfera, cambiamenti del ciclo dell’azoto, perdita di biodiversità, cambiamenti del ciclo del fosforo e depauperamento delle riserve d’acqua dolce del pianeta.

Se incontrollati, questi nove processi possono infliggere danni duraturi alla capacità della Terra di sostenere la vita.
Fig. 2 - IL MODELLO DEI CONFINI PLANETARI
Fonte: The Stockholm Resilience Centre
Il modello determina per ogni processo un “confine planetario”, un limite di sicurezza numerico che non deve essere violato se si vuole mantenere intatta l’infrastruttura biofisica del pianeta. Ad esempio, per mantenere stabili le riserve mondiali d’acqua dolce, il consumo totale di acqua da parte degli esseri provocati dall’uomo non deve superare i 6.000 km cubi all’anno.

Analogamente, affinché le emissioni di biossido di carbonio rimangano entro limiti accettabili, la proporzione di CO2 nell’atmosfera non deve superare 350 parti per milione. Insieme i nove confini planetari rappresentano lo “spazio di sicurezza” ambientale all’interno del quale l’attività umana può avere luogo.

Valutazione ambientale in azione: assottigliamento dello strato d’ozono

All’inizio degli anni ’80 gli scienziati rilevarono nell’atmosfera terrestre una preoccupante diminuzione della concentrazione di ozono, un gas che svolge un ruolo fondamentale nello schermare il pianeta dai pericolosi raggi ultravioletti emessi dal sole.

Gli esperti scoprirono in seguito che il buco nello strato di ozono era causato dall’aumento dell’uso commerciale e domestico di un gruppo di sostanze ozono-lesive, note alla collettività con il nome di clorofluorocarburi (CFC).

Grazie all’impegno coordinato dei governi di tutto il mondo, negli anni ’90 sono state adottate restrizioni globali sull’uso di questi gas. Di conseguenza, dopo aver raggiunto un picco nel 1994, le concentrazioni di sostanze ozono-lesive nell’atmosfera sono progressivamente diminuite.

Ciò nonostante, il buco nell’ozono sopra l’Antartico è destinato a persistere per decenni.

Integrare il confine planetario dell’assottigliamento dello strato di ozono con l’analisi del ciclo di vita

Il modello dei confini planetari afferma che lo strato di ozono dovrebbe avere uno spessore di 276 unità Dobson, ovvero 276 millimetri.

Abbiamo calcolato che le emissioni mondiali di sostanze ozono-lesive dovrebbero restare inferiori a 6,6 miliardi di tonnellate l’anno per far sì che il buco nell’ozono cominci a richiudersi

Senior Investment Manager, Global Environmental Opportunities Strategy
A livello aziendale, ciò significa che la soglia per le emissioni di sostanze ozono-lesive è di 1,05 kg per ogni milione di dollari di fatturato annuo. Le società con emissioni superiori a questo limite hanno minori probabilità di essere prese in considerazione per l’inclusione nel portafoglio.
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Il settore privato: una fucina di innovazione

Un portafoglio delle società più sostenibili al mondo potrebbe soddisfare i requisiti dell’investimento responsabile, ma non garantisce necessariamente un accesso a tutte le opportunità d’investimento associate al cambiamento ambientale.

Ciò è dovuto al fatto che le valutazioni dell’impronta ecologica delle imprese, per quanto approfondite, non possono di per sé individuare le società che offrono le migliori prospettive di crescita del capitale. Tale possibilità è offerta dalla ricerca sulle singole società.

Il passo successivo del nostro processo d’investimento, quindi, consiste nel trovare società gestite in modo responsabile che siano anche in grado di generare regolarmente ottimi risultati in settori associati al cambiamento ambientale.
Fig. 3 - BREVETTI DEPOSITATI PER PRODOTTI AMBIENTALI, PER REGIONE
Fonte: Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale
Nel condurre tale ricerca fondamentale attribuiamo una notevole importanza all’innovazione e alla specializzazione.

In anni recenti sono proliferate le società quotate specializzate nello sviluppo di prodotti e servizi ambientali innovativi.

Ne è una prova l’aumento progressivo del numero di brevetti depositati per prodotti ambientali nell’ultimo decennio (cfr. Fig. 3).

Vi sono inoltre tutte le ragioni per ipotizzare che tale tendenza continui a rafforzarsi.

Con la maggiore consapevolezza ambientale dell’opinione pubblica e l’impegno delle organizzazioni private per la sostenibilità ambientale, crescerà la domanda di prodotti e servizi in grado di aumentare l’efficienza energetica, migliorare i tassi di riciclo e ridurre le emissioni.
In effetti, secondo i nostri calcoli, la spesa per l’acquisto di prodotti e servizi collegati all’ambiente è destinata a salire sensibilmente entro la fine del decennio. Come mostra la Figura 4, le nostre proiezioni di crescita relative ai principali segmenti del settore dei prodotti e dei servizi ambientali suggeriscono che il mercato potrebbe espandersi del 6-7% all’anno nel prossimo quinquennio.

Tutto ciò ha implicazioni favorevoli per gli investitori attenti all’ambiente.
Fig. 4 - DIMENSIONI DEL MERCATO DI RIFERIMENTO PER I PRODOTTI E I SERVIZI AMBIENTALI, PREVISIONI IN MILIARDI DI USD
Fonte: Pictet Asset Management; previsioni interne
Le società dotate di competenze specialistiche spesso maturano un vantaggio competitivo che, a sua volta, può tradursi in una crescita più sostenuta dei ricavi e degli utili.

A nostro avviso, tali competenze e potenzialità di crescita abbondano in aree quali l’efficienza energetica, le tecnologie idriche e l’economia dematerializzata (cfr. a tergo), tutti segmenti con una presenza importante nel portafoglio Global Environmental Opportunities di Pictet AM.

Efficienza energetica

La transizione dell’economia mondiale verso un futuro più sostenibile passa anche attraverso un uso più efficiente dell’energia. Attualmente solo un terzo circa dell’energia primaria a livello mondiale – ovvero l’energia non ancora soggetta a processi di trasformazione o conversione – raggiunge il punto d’utilizzo; due terzi vanno perduti lungo il percorso. Tecnologie innovative volte a ridurre il consumo e lo spreco di energia sono state già introdotte in un’ampia gamma di settori, tra cui il comparto manifatturiero, l’edilizia, la gestione degli edifici e i trasporti. Ciò produrrà un’influenza significativa sui flussi energetici all’interno dei paesi industrializzati ed emergenti. Le società che sviluppano tali tecnologie offrono opportunità d’investimento interessanti.

Tecnologie idriche

È soprattutto nell’area del riciclo idrico, un’attività che sarà di importanza cruciale per contribuire ad alleviare le pressioni sull’offerta d’acqua a livello mondiale, che i prodotti innovativi del settore privato vengono impiegati con risultati particolarmente soddisfacenti.
Fig. 5 - DIMENSIONI DEL MERCATO DEL RICICLO D’ACQUA, PREVISIONI IN MILIARDI DI USD
Fonte: Global Water Intelligence


Nel mondo attualmente si ricicla solo il 20% delle acque reflue, un livello insostenibilmente basso.

Le tecnologie di trattamento delle acque sviluppate dalle imprese private possono esercitare un impatto notevole sui tassi di riutilizzo dell’acqua.

Come mostra la Figura 5, il mercato delle apparecchiature di riciclo idrico si espande a un tasso molto rapido.

Il riciclo idrico è solo uno dei molti settori nei quali le imprese private innovative apportano un contributo di rilievo; un altro è lo sviluppo di tecniche di irrigazione più efficienti.
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Sfruttare la spinta ecologica delle imprese

L’inquinamento ambientale e il depauperamento delle foreste, delle fonti energetiche e delle risorse idriche minacciano la sostenibilità del nostro pianeta. Tuttavia, è incoraggiante sapere che le imprese di tutto il mondo sono consapevoli di tali rischi. Organismi di ricerca influenti come il World Economic Forum hanno descritto i cambiamenti ambientali negativi come una delle maggiori minacce all’espansione economica futura.
Fig. 6 - SCOMPOSIZIONE DEL PORTAFOGLIO DELLA STRATEGIA Global ENVIRONMENTAL Opportunities DI PICTET AM
Fonte: Pictet Asset Management, 31.05.2015
A livello microeconomico, al contempo, oltre a ridurre il proprio impatto sull’ambiente, un numero crescente di imprese è intento a sviluppare prodotti e servizi per aiutare il mondo a scongiurare una crisi ecologica. A nostro avviso, le imprese impegnate su entrambi questi fronti rappresentano opportunità d’investimento appetibili. Acquisendo una partecipazione in queste società, gli investitori hanno l’occasione sia di salvaguardare l’ambiente che di assicurarsi plusvalenze potenzialmente interessanti.
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Punti chiave

gli investimenti del futuro

I governi di tutto il mondo pongono una maggiore enfasi sulla risoluzione dei problemi ambientali.

Da un lato, investono ingenti risorse nel contrastare l’inquinamento, proteggere le risorse naturali e sviluppare fonti più efficienti di energia; dall’altro, introducono nuove norme per trasformare le società grandi e piccole in migliori custodi dell’ambiente.

L’opinione pubblica dimostra crescente interesse e consapevolezza circa i problemi legati all’inquinamento e ai danni ambientali.

Ne è una prova il fenomeno sociale globale di “Under the Dome”, un documentario sull’entità dell’inquinamento urbano in Cina che ha ottenuto 200 milioni di visualizzazioni online a pochi giorni dalla sua pubblicazione.

Questi cambiamenti hanno importanti implicazioni per gli investimenti.

A nostro avviso, le società che coniugano solide credenziali ambientali con prodotti innovativi rappresentano gli investimenti del futuro per la loro sostenibilità ambientale e sono anche colonne portanti della strategia Global Environmental Opportunities di Pictet AM.