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Economia e finanza

Cos’è l’ISEE e quali fattori impattano di più

Cos’è l’ISEE e quali fattori impattano di più sul calcolo

Aprile 2024

Tempo di lettura: 3 min

L’ISEE serve per determinare la situazione economica delle famiglie: ma come si calcola e come si può capire se si ha diritto a delle agevolazioni fiscali?

L’ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è un documento che serve a determinare la situazione economica delle famiglie. Questo certificato interessa tutti i cittadini che hanno necessità di calcolare la propria situazione reddituale e patrimoniale per poter accedere ad agevolazioni su servizi come mense scolastiche o trasporti pubblici, bonus e strumenti di sostegno collegati appunto a questo indicatore. 

Come si calcola l’ISEE? 

Il calcolo dell’ISEE è basato sui redditi e sul patrimonio di ciascun componente del nucleo familiare, calcolati in rapporto al numero dei soggetti che fanno parte dello stesso nucleo.

Il valore dell’ISEE si ottiene sommando il reddito complessivo del nucleo familiare al 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare (ISE, Indicatore della Situazione Economica), diviso per il parametro della scala di equivalenza (SE), stabilito in base al numero dei componenti del nucleo familiare.

L’ISE tiene conto dei redditi e dei patrimoni di proprietà dei componenti del nucleo familiare aggiornati a due anni prima. Poiché del patrimonio si calcola solo il 20%, sull’ISE dunque hanno maggiore incidenza i redditi rispetto ai patrimoni.

Per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale, si somma il patrimonio immobiliare al patrimonio mobiliare, ma entro i 15.493,71 euro, il patrimonio mobiliare non ha alcuna incidenza sulla somma poiché non se ne tiene conto. Sopra questa soglia, invece, il denaro posseduto si somma al valore degli immobili di proprietà.  

Come si ottiene 

Per ottenere la certificazione ISEE, ci si può rivolgere al commercialista, al Caf o al patronato. Si deve compilare la DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica, ovvero un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali della famiglia. E bisogna fornire una serie di documenti, tra cui il 730, l’estratto conto dei depositi bancari, eventuali interessi maturati da investimenti finanziari, contratti di locazione o certificati di proprietà immobiliari

Cosa impatta di più sull’ISEE? 

Più l’ISEE risulta alto, più è difficile ottenere bonus e agevolazioni. Ad esempio, chi ha un ISEE alto, paga tasse universitarie più alte, rette per la mensa più alte e ottiene borse di studio più basse.

Come abbiamo visto, non sono solo i redditi dei familiari a far salire o scendere l’indicatore. Rivestono notevole importanza tutti i risparmi, dalla giacenza media del conto corrente bancario ai depositi, e soprattutto gli immobili posseduti da ciascun componente della famiglia. Ad esempio, se c’è stato nel corso dell’anno un aumento dei soldi sul conto corrente, questo fa alzare l’ISEE. Ma questo aumento deve essere, come abbiamo visto, sopra la soglia dei 15.493,71 euro.

Incide anche il possesso di beni come auto, moto o imbarcazioni. Se invece l’abitazione principale è in affitto, l’ISEE scende. Incide poi la sottoscrizione di un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale. Anche la presenza nella famiglia di una persona disabile abbassa la scala di equivalenza. 

In ogni caso, se l’ISEE non rispecchia più la situazione economica reale del nucleo familiare, perché ad esempio uno dei componenti ha perso il lavoro, si può aggiornare la certificazione presentando una nuova dichiarazione sostitutiva.