ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!

Mercati

Mercato immobiliare e pandemia: una retrospettiva

Febbraio 2022

Il COVID-19 ha cambiato le regole delle nostre vite e anche le nostre abitudini. Vediamo come il mercato immobiliare, sia per acquisto sia per investimento, è stato modificato dal nuovo approccio del “new normal”

La pandemia ha modificato molte delle abitudini che davamo per scontate, come abbiamo potuto vedere negli ultimi due anni. E quello che viene definito da molti esperti “new normal” non può che passare anche da un mutato approccio verso la propria abitazione. Vediamo in questa retrospettiva come si è evoluto il mercato immobiliare durante la pandemia.

L’effetto psicologico sul mercato immobiliare innescato dal COVID-19

Un sondaggio realizzato da Tecnoborsa, Banca d’Italia e Agenzia delle Entrate che ha coinvolto 1.425 agenti immobiliari ci aiuta a tratteggiare i motivi alla base dei trend osservati nel 2020 e nel 2021. Il 64,2% degli intervistati ritiene il COVID-19 uno stimolo per la domanda di abitazioni, quindi su questo fronte abbiamo una forte convinzione degli esperti del settore, e per il 41,4% la pandemia ha portato e porterà anche a un aumento nella ricerca di case in affitto, con canoni in sostanziale stabilità attesi per il momento. Per quanto riguarda l’offerta di abitazioni in vendita c’è invece maggiore incertezza, perché secondo il 35,2% sarebbero in aumento, mentre per il 35,6% sono in diminuzione.

Le tipologie di case cercate post COVID-19

Secondo la classifica di casa.it, nel 2020 c’è stato un boom di ricerche di case indipendenti: ville, rustici e villette a schiera hanno segnato rispettivamente +61%, +68% e +56% sull’anno precedente, proprio a dimostrare il maggiore interesse nell’autonomia e nel vivere di più i propri spazi. Dato confermato dalla “taglia” ricercata: se nel 2019 le prime tre posizioni delle dimensioni più ricercate recitava 51-100 mq al primo posto, 101-150 al secondo posto e 21-50 mq al terzo posto, nel 2020 quest’ultimo gradino del podio è stato sostituito da 151-250 mq. E infatti le metrature più ampie sono anche quelle che hanno segnato i maggiori tassi di crescita: +55% per le soluzioni 151-250 mq, +50% per l’extralarge oltre i 251 mq e +40% per i tagli da 101 a 150 mq. Possiamo definirlo effetto pandemia ma anche effetto smartworking, che ha riportato diverse persone nei borghi.

Investimenti immobiliari in calo a causa della pandemia

Se cercate approfondimenti sul mercato immobiliare nel 2021 e le prospettive per il 2022 trovate qui tutte le informazioni. Rimane però da analizzare il mercato degli investimenti immobiliari durante la pandemia: secondo l’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa, nel 2020 le compravendite per investimento sono calate al 16,5% dal 17,9% del 2019. Ovviamente la causa principale è stata proprio la crisi innescata dal COVID-19, che ha ridotto le compravendite per investimento, in primis per l’incertezza dovuta alle restrizioni che hanno colpito diversi settori economici, ma anche perché meno circolazione e meno turismo significano meno interesse a puntare su affitti brevi come B&B e case per le vacanze.