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Analisi dei Mercati Finanziari

Investire oggi: l'analisi dei mercati finanziari di Settembre 2020 | di Marco Piersimoni

Settembre 2020

Marco Piersimoni, Investment Advisor di Pictet AM Italia, descrive lo scenario macroeconomico del mese di settembre, apparentemente iniziato in continuità con il periodo di agosto, con mercati forti ed indici in salita, ma mostrando successivamente un cambio di direzione. Scopri tutti i dettagli nel video.

Il mese di settembre sembrava essere iniziato in continuità con agosto: mercati forti e indici in salita netta, soprattutto per quanto riguarda quelli della tecnologia americana. Ma questo panorama si interrompe in maniera piuttosto brusca sul finire della prima settimana del mese.

 

La domanda ora è se questa interruzione possa denotare, in ottica futura, un cambio di paradigma di mercato oppure se prevalgano gli aspetti tecnici. La seconda ipotesi sembra la più plausibile: il mercato ha cambiato in maniera brusca la propria fisionomia a causa di aspetti tecnici e non di aspetti fondamentali.

Marco Piersimoni, Investment Advisor di Pictet AM Italia


Se infatti ci si concentra sui fondamentali delle economie, degli utili delle imprese o dell’atteggiamento di Banche Centrali e Governi non si scorgono delle novità negative. Anzi, gli ultimi dati economici sono buoni. Ad esempio, il mercato del lavoro americano ha mostrato dei numeri interessanti con il proseguimento del recupero occupazionale.

 

Anche gli indici di fiducia delle imprese europee segnalano l’espansione dell’attività manifatturiera e si può affermare che non ci sia stato un deragliamento dell’attività economica. Al contrario, si nota come la famosa V sia meno profonda di quanto temuto dal Fondo Monetario Internazionale.

 

Inoltre, la Banca Centrale Americana passerà ad un regime di average inflation targeting. Questo significa che non si concentrerà più su un dato di inflazione singolo bensì su una media di inflazione sul corso di un periodo, al momento non ancora definito. È ragionevole dunque aspettarsi che la Banca Centrale tollererà l’inflazione anche quando questa si sarà manifestata.

 

La Banca Centrale Europea in questo momento non ha voluto fare comunicazioni particolarmente aggressive. Nella giornata del 10 settembre Christine Lagarde ha lasciato intendere che i recenti movimenti valutari per il momento non costituiscono un pericolo.