ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!
Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!
Le Banche Centrali, dagli Stati Uniti all’Europa, per ora rassicurano sull’inflazione e lasciano i tassi invariati. I mercati restano attendisti, sapendo che presto – come anticipato dalla Fed – arriverà la exit strategy dalla politica monetaria espansiva proprio a partire dagli Stati Uniti, in fase di ripresa ben più del vecchio continente.
In Europa intanto si approvano i piani nazionali di ripresa all’interno del programma Next Generation Eu, mentre l’Ue raccoglie i soldi dai mercati con successo attraverso gli Eu Bond. Nello stesso tempo, però, la diffusione della variante Delta del Coronavirus spaventa gli investitori, insieme alle incognite legate all’inflazione e all’effetto delle meme stock.
La BCE ha lasciato fermi i tassi d’interesse e confermato “l’orientamento molto accomodante della sua politica monetaria”, almeno “finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo”. Il Consiglio direttivo continuerà a condurre gli acquisti netti di attività nell’ambito del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica PEPP almeno sino alla fine di marzo 2022 e, “in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al Coronavirus”.
La Federal Reserve, nel suo aggiornamento mensile sulle decisioni di politica monetaria, ha fatto sapere che per ora manterrà i tassi di interesse invariati al livello di marzo 2020. Ma ha reso pubbliche previsioni secondo cui aumenterà i tassi d’interesse che applica nei suoi prestiti alle banche due volte entro la fine del 2023: prima di quanto atteso dai mercati e di quanto la stessa Federal Reserve avesse annunciato in precedenza. La previsione è dovuta a un aumento delle stime della Banca Centrale sull’inflazione (cioè la crescita dei prezzi) negli Stati Uniti nei prossimi tre anni, correlato a un miglioramento delle previsioni sulle condizioni dell’economia e del mercato del lavoro statunitensi. Il presidente, Jerome Powell ha detto che i membri del consiglio direttivo della banca cominceranno a discutere un possibile rallentamento del programma di acquisto di titoli. Dopo la notizia, il valore del dollaro è salito dello 0,9% rispetto a un paniere di paragone contenente le principali valute, registrando il suo aumento giornaliero più alto da inizio anno.
L’inflazione preoccupa investitori e risparmiatori, mentre sui due lati dell’Atlantico Federal Reserve e Banca Centrale Europea tentano di tranquillizzare i mercati finanziari. “Si tratta di un fenomeno transitorio”, avvertono le istituzioni monetarie. Ma il problema è capire “quanto” è temporaneo. E soprattutto parliamo di un indicatore che si muove in ritardo rispetto ai prezzi al consumo generali.
Per cui l’attesa di capire se si tratta di un’inflazione temporanea o meno condiziona gli investitori, che si stanno attrezzando con strategie di portafoglio capaci di calmierare gli effetti delle fiammate inflattive. Compito non facile, perché tra le varianti del COVID-19 e l’enorme mole di liquidità che arriva dalle Banche Centrali, le incognite sono diverse.
Come reazione al rischio inflattivo, si guarda ancora ai beni rifugio, quali oro e argento, e all’azionario anticiclico. Ma non solo. Il comparto degli investimenti sostenibili ESG (Environment, Social, Governance) continua a essere preferito dalla maggior parte dei gestori, che lo considerano come parte di un trend secolare.
In ogni caso, anche il vicepresidente della Fed, Richard Clarida, ha lasciato intendere che la Banca USA inizierà a discutere apertamente la possibilità di una riduzione del Qe prossimamente. È probabile che il tema del “tapering” diventerà un argomento centrale al meeting che la Fed ha in calendario per agosto.
A quasi un anno dall’accordo raggiunto nel Consiglio europeo, il Next Generation Eu per la ripresa economica europea è sulla pista di lancio. Dal 15 giugno la Commissione europea ha iniziato ad approvare i primi piani nazionali di resilienza e ripresa (per l’Italia l’approvazione è arrivata lo scorso 22 giugno) e contemporaneamente ha collocato sul mercato la prima tranche del debito europeo che servirà per finanziare il piano.
A metà giugno l’Ue ha collocato il primo E-Bond a dieci anni per un importo di 20 miliardi, a fronte del quale la domanda è stata pari a sette volte l’offerta. Il secondo round di collocamenti si è concluso a fine giugno con una dual tranche, da 5 e 30 anni, da 15 miliardi complessivi che ha raccolto 130 miliardi dagli investitori istituzionali.
Le risorse raccolte nel 2021 serviranno per finanziare l’anticipo previsto ai paesi del 13 per cento dei fondi complessivi della Recovery and Resilience Facility. Per l’Italia si tratta di 25 miliardi che dovrebbero arrivare a luglio.
I mercati avvertono il pericolo della diffusione dei contagi dovuti alla nuova variante Delta del Coronavirus. La paura è che questa nuova ondata possa rallentare un po’ le riaperture, ostacolando la ripresa del turismo. Ma il buon andamento delle campagne di vaccinazione fa comunque pensare che le pressioni sui ricoveri negli ospedali resteranno basse. Il rischio quindi dovrebbe essere gestibile per le riaperture e la ripresa economica. Eppure gli investitori temono che nuove restrizioni mandino in sofferenza soprattutto le azioni del comparto del turismo, delle compagnie aeree e degli hotel, ristoranti e intrattenimento.
I titoli delle “meme stock”, quelli delle società dalle prospettive economiche incerte che iniziano improvvisamente a salire contro ogni logica grazie soprattutto all’azione coordinata di gruppi di trader online, sono tornati ad agitare i mercati. Questa volta, dopo il caso GameStop, oggetto delle tendenze rialziste accese dai forum online degli investitori c’è stata Amc Enterteinement.
La società delle sale cinematografiche ha provato ad approfittare del brusco aumento di prezzo, vendendo 8,5 milioni di azioni proprie all’hedge fund Mudrick Capital, che le ha rivendute sul mercato subito dopo, anche se il prezzo delle azioni di Amc ha continuato a salire. La società ha poi annunciato anche un’iniziativa per premiare i suoi azionisti-fan con offerte speciali, decidendo pure di tentare di rifinanziarsi emettendo nuove azioni. La società ha però confermato che il prezzo delle sue azioni rifletteva dinamiche interne al mercato borsistico non correlate all’andamento dei suoi affari, avvertendo i propri investitori di prepararsi al rischio di perdere denaro. Amc ha fatto sapere infatti che l’80% delle sue azioni era nelle mani di investitori non professionisti, evidenziando il rischio di enorme volatilità legato al fenomeno delle “meme stock”.
Il presente materiale di marketing è emesso da Pictet Asset Management (Europe) S.A. Esso non è indirizzato a, e non è concepito per la distribuzione a o l’utilizzo da parte di, qualsiasi persona o entità avente cittadinanza, residenza o ubicazione in qualsiasi località, Stato, Paese o giurisdizione in cui tale distribuzione, pubblicazione, messa a disposizione o utilizzo sono in contrasto con norme di legge o regolamentari. Prima di effettuare qualsiasi investimento, è necessario leggere l’ultimo prospetto del fondo, del modello precontrattuale se applicabile, del Documento contenente le informazioni chiave, il bilancio annuale e la relazione semestrale. Questi documenti sono disponibili gratuitamente in inglese sul sito www.assetmanagement.pictet, o in forma cartacea presso Pictet Asset Management (Europe) S.A., 6B, rue du Fort Niedergruenewald, L-2226 Lussemburgo, o presso l’ufficio dell’agente locale, del distributore o dell’eventuale agente di centralizzazione del fondo.
Il Documento contenente le informazioni chiave è disponibile anche nella lingua locale di ciascun paese in cui il comparto è registrato. Il prospetto, il modello precontrattuale se applicabile, nonché il bilancio annuale e la relazione semestrale possono essere consultati anche in altre lingue. Si rimanda al sito web per le altre lingue disponibili. Solo la versione più recente di tali documenti è affidabile per prendere le decisioni d’investimento.
La sintesi dei diritti degli investitori (in inglese e nelle diverse lingue del nostro sito Web) è disponibile qui e su www.assetmanagement.pictet nella sezione "Risorse" a piè di pagina.
L’elenco dei Paesi in cui il fondo è registrato può essere ottenuto in qualsiasi momento presso Pictet Asset Management (Europe) S.A., che può decidere di risolvere gli accordi presi per la commercializzazione del fondo o di comparti del fondo in ogni singolo Paese.
Le informazioni e i dati contenuti nel presente documento non costituiscono una offerta o una sollecitazione per l’acquisto, la vendita o la sottoscrizione di titoli o altri strumenti o servizi finanziari.
Tutte le informazioni, le opinioni e le stime qui contenute riflettono un giudizio espresso al momento della pubblicazione e sono suscettibili di modifica senza preavviso. La società di gestione non ha preso alcuna misura atta a garantire che i fondi indicati nel presente documento siano adeguati per un particolare tipo di investitore. Il presente documento non deve pertanto sostituire un giudizio indipendente. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione personale dell’investitore e può subire modifiche nel tempo. Prima di prendere qualsiasi decisione d’investimento si raccomanda all’investitore di verificarne l’appropriatezza tenendo conto in particolare della propria conoscenza ed esperienza in materia finanziaria, dei propri obiettivi d’investimento e della propria situazione finanziaria, ricorrendo ove necessario a una consulenza professionale specifica.
Il valore dei titoli o degli strumenti finanziari menzionati nel presente documento, e il reddito che ne deriva, possono tanto aumentare quanto diminuire e vi è la possibilità che l’investitore non ottenga in restituzione l’intero capitale originariamente investito.
Le presenti linee guida per gli investimenti sono linee guida interne soggette a cambiamento in qualsiasi momento e senza preavviso, nei limiti del prospetto del fondo. Gli strumenti finanziari menzionati vengono indicati unicamente per finalità illustrative e non devono essere considerati come una offerta diretta, una raccomandazione d’investimento o una consulenza per gli investimenti. Il riferimento a un titolo specifico non costituisce una raccomandazione per l'acquisto o la vendita dello stesso. Le allocazioni effettive sono soggette a cambiamenti e potrebbero essere cambiate dalla data del materiale di marketing.
Le performance del passato non sono indicative e non costituiscono una garanzia dei rendimenti futuri. I dati relativi alla performance non comprendono le commissioni e gli altri oneri addebitati al momento della sottoscrizione o del rimborso delle quote o azioni.
Tutti i dati dell’indice qui riportati restano di proprietà del Fornitore dei dati. Le Note legali del Fornitore dei dati sono disponibili su assetmanagement.pictet nella sezione "Risorse" a piè di pagina.
Il presente documento è una comunicazione di marketing emessa da Pictet Asset Management e non rientra nel campo di applicazione dei requisiti MiFID II/MiFIR specificamente collegati alla ricerca per gli investimenti. Questo materiale non contiene informazioni sufficienti per supportare una decisione d’investimento e non deve costituire la base per valutare i meriti di un investimento in qualsiasi prodotto o servizio offerto o distribuito da Pictet Asset Management.
Pictet non ha acquisito i diritti o l’autorizzazione per riprodurre i marchi commerciali, i logo o le immagini riportati in questo documento, a parte il suo diritto di utilizzare i marchi commerciali del Gruppo Pictet. Unicamente per finalità illustrative.