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Innovazione

Non solo auto: il futuro elettrico passa da moto e aerei

Ottobre 2018

Il mercato delle quattro ruote a batteria sta maturando. Ma iniziano ad essere consistenti anche quelli di biciclette scooter. E velivoli sia cittadini che di lungo raggio.

La mobilità elettrica sta diventando sempre più variegata. E se le vetture a quattro ruote sono di certo quelle con lo sviluppo più avanzato e con l'impatto atteso maggiore, anche altri mezzi di trasporto stanno abbandonando i carburanti per le batterie. 

Il progresso delle auto elettriche

Il mercato delle auto elettriche è ancora minoritario, ma cresce. Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia (IEA), nel mondo circolano 3,1 milioni di vetture elettriche e ibride plug-in (quelle che si ricaricano attaccandosi alla corrente). Ma, più che i numeri assoluti, è da sottolineare la tendenza: nel 2017 è stato venduto più di un milione di auto, con un aumento del 54% rispetto al 2016. Per spingere la transizione si stanno muovendo sia gli Stati che le imprese. Lo sviluppo e la produzione dei modelli elettrici e ibridi si stanno moltiplicando. Alcuni Paesi hanno fissato traguardi ambiziosi: la Norvegia, ad esempio, metterà al bando i veicoli a combustione interna entro il 2025. Nello scenario attuale, la IEA prevede che, entro il 2030, ci saranno 125 milioni di auto elettriche in circolazione. Ma se dovessero cambiare alcune norme, sostenendo la mobilità sostenibilità potrebbero diventare 220 milioni. Per restare su quattro ruote: nel 2017 la flotta degli autobus elettrici era composta da 370 mila mezzi, 25 mila in più rispetto al 2016. 

L'elettrico a due ruote

Elettrico a due ruote vuole dire bici e moto. Le prime sono già una realtà più consueta. Non solo grazie agli acquisti dei singoli cittadini ma anche per la spinta di alcuni servizi di bike sharing. L'ultimo segnale di fiducia nel settore è stato l'acquisizione da parte di Uber di Jump, società che offre bici elettriche in condivisione. Attive negli Stati Uniti, a giugno hanno esordito in Europa, a Berlino. Sempre Uber ha già annunciato di voler investire su un servizio analogo, dedicato però ai monopattini elettrici, sul modello di startup come Lime e Bird. Inizia a macinare chilometri anche lo sviluppo di moto elettriche. Fino a ora, il vincolo principale riguardava le prestazioni e l'autonomia (legata alle dimensioni della batteria che a bordo devono essere più piccole). A differenza di quanto avviene nell'auto, le grandi case produttrici si stanno muovendo meno rapidamente. Ma inizia a farsi sentire la spinta di case “native” elettriche come Zero, Lightning, Alta, Victory ed Energica. 

Il volo a batteria

La Norvegia, già all'avanguardia sulle auto, punta in alto. Con gli aerei elettrici. Il servizio dovrebbe essere attivo entro sette anni. Per completare la transizione elettrica di tutto il traffico aereo entro il 2040. I primi test si sono già tenuti, con un Alpha Electro G2 della società slovena Pipistrel. Il lavoro da fare però è ancora lungo, visto che si tratta di un biposto da 350 chilogrammi ed è in grado di volare solo per un'ora o 130 chilometri. Stanno guardando al trasporto aereo elettrico anche le società impegnate nello sviluppo di servizi urbani di taxi volanti. Mezzi piccoli e leggeri, a decollo e atterraggio verticali (come gli elicotteri). Al momento prevedono un pilota, ma in prospettiva potrebbero diventare droni autonomi. Ci stanno lavorando, tra le altre, Uber (che punta ad avviare i test nel 2020) e giganti dell'aerospazio come Boeing e Airbus.