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La pandemia di COVID-19 ha stravolto le nostre vite nell’ultimo anno, catalizzando l’attenzione di istituzioni e cittadini di tutto il mondo e forzando la comunità scientifica a una corsa senza precedenti per trovare terapie, vaccini e strumenti diagnostici adeguati per reagire alla minaccia globale. Non è una sorpresa quindi che molte delle principali innovazioni di quest’anno siano frutto di una reazione all’epidemia.
La corsa al vaccino contro il COVID-19 è diventata l’emblema contemporaneo della capacità umana di scoprire e innovare per adattarsi alle avversità. In meno di un anno sono state avviate e concluse con successo diverse sperimentazioni, che secondo i ricercatori ci consentiranno di superare la crisi sanitaria nell’arco di pochi altri mesi.
Per capire l’enorme sforzo dei ricercatori, basti sapere che in condizioni normali possono trascorrere anche 10 anni per lo sviluppo completo di un vaccino. Mentre in Italia il ministero della Salute ha annunciato per il 6 gennaio l’inizio delle vaccinazioni, altri Paesi come la Russia, gli USA e la Gran Bretagna hanno già attivato la campagna di immunizzazione.
È un’invenzione tutta italiana quella della società Isinnova, che nel picco della prima ondata pandemica ha avuto la brillante trovata di convertire le maschere da sub di una nota marca di attrezzature sportive in un’arma contro il COVID-19. Grazie all’aggiunta di una valvola stampata in 3D che si raccorda alle bombole di ossigeno, l’invenzione ha permesso a un gran numero di pazienti COVID-19 ricoverati in terapia sub-intensiva di avere accesso a respiratori di emergenza, in un periodo in cui gli ospedali avevano gravi difficoltà al reperire dispositivi sanitari certificati.
La connessione di rete di quinta generazione ha fatto parlare di sé già nel 2019, ma è il 2020 ad averne permesso l’uscita dalla fase sperimentale per essere diffusa in modo capillare in tutto il Mondo. Mentre i tradizionali cavi in fibra ottica per il 4G diventano un retaggio del passato, l’innovativo sistema di antenne e celle lancia segnali almeno mille volte più rapidamente rispetto a quanto siamo abituati. L’Europa però non sembra ancora tenere il passo con altri Stati: uno studio dell’Istituto per la competitività ha verificato che a novembre c’erano 779 europei connessi in 5G ogni 100mila abitanti, contro i 12.790 della Cina e i 16.744 della Corea del Sud.
Non è solo Marte a condividere con noi la preziosa molecola della vita. La NASA e la University of Colorado infatti hanno osservato un’inequivocabile impronta di H2O sul nostro satellite naturale, ghiacciata e intrappolata all’interno di matrici di roccia o di vetro.
L’acqua non solo c’è, ma è anche abbondante e nell’area più ricca arriva a 100-400 parti per milione. È ancora difficile capire se le risorse idriche lunari saranno utilizzabili, ma la scoperta getta le basi per ottenere acqua potabile e carburante direttamente dal satellite.
La rivoluzione tecnologica avanza su ogni fronte, ma tra i simboli del cambiamento più importanti dell’anno non può mancare il nuovo dispositivo del Massachusetts Institute of Technology, in grado di leggere nel pensiero.
Non è fantascienza, ma un computer che, sfruttando una cuffietta a conduzione ossea fissata lungo la mascella, identifica i movimenti neuromuscolari del viso che avvengono quando pensiamo di parlare. Questi movimenti sono invisibili a occhio nudo, ma il device è in grado di captarli e tradurli in linguaggio. Non solo: la cuffia mascellare permette al dispositivo di rispondere a chi la indossa, attraverso vibrazioni ossee che si muovono dalla mandibola all’orecchio.
L’invenzione, rivolta soprattutto alle persone con capacità di vocalizzare compromessa, è in grado di rivoluzionare il rapporto tra uomo e tecnologia trasformandolo in un “colloquio interiore”.
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