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Investimento ESG nel debito dei mercati emergenti

Dicembre 2018
Materiale di marketing

Investimento sostenibile: ESG nel debito dei mercati emergenti

Perché gli investitori nelle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti devono fare attenzione ai fattori ambientali sociali e di governance.

Le immagini delle mazzette di banconote praticamente prive di valore dello Zimbabwe o del Venezuela necessarie per acquistare prodotti di base come il pane e la carne che spesso sono comparse sui social media sottolineano chiaramente l’importanza della governance nelle economie dei mercati emergenti. Ma cercare di scoprire – non diciamo leggere – i segnali che indicano come stanno cambiando le condizioni, se in meglio o in peggio, è difficile.

A complicare ulteriormente le cose ci sono le dimensioni sociali e ambientali che potrebbero svolgere ruoli altrettanto critici nelle scelte di investimento. Ad esempio, la deforestazione in atto ad Haiti e la Primavera araba hanno prodotto come conseguenza drammatica la totale svalutazione delle rispettive valute. 

Comportarsi bene paga
Performance del debito dei Paesi emergenti secondo i punteggi ESG classificati da 1 a 100*, ricalcolati al 27.12.2017 = 100.
grafico della performance del debito dei mercati emergenti
*Gli emittenti con punteggi inferiori a 20 sono esclusi. Fonte: Pictet Asset Management, JP Morgan. Dati al 31.10.2018.

Ma gli investitori hanno fatto molta fatica a valutare le caratteristiche ambientali, sociali e di governance dei Paesi in modo onnicomprensivo o sistematico, soprattutto nei mercati del reddito fisso.

Una ragione per la quale gli investitori in obbligazioni sovrane sono stati notevolmente più lenti rispetto, diciamo, a quelli azionari nella capacità di riconoscere l’importanza dei fattori ESG è una relativa mancanza di informazioni di qualità. Mentre i fattori ESG vengono sempre più quantificati a livello di aziende e utilizzati per l'’investimento in azioni e credito, ci sono state meno ricerche sul modo in cui tali parametri influiscono sul merito creditizio degli Stati. 

Recentemente, tuttavia, i servizi di consulenza e le agenzie di rating hanno risposto alla crescente domanda di analisi ESG basata sui titoli sovrani. Si tratta di una tendenza che è destinata a crescere, in quanto gli investitori vedono la diretta dimostrazione della correlazione tra il punteggio dei Paesi in base a diversi criteri ESG e la performance delle loro obbligazioni. Ad esempio, è sempre più evidente la correlazione tra una buona governance e un minore rischio di insolvenza sovrano e l’andamento degli spread1. Un altro recente studio ha evidenziato che mentre il cambiamento climatico ha aumentato il costo medio del debito dei Paesi emergenti di 117 punti base, coloro che hanno investito in adeguamento sociale sono riusciti a ridurre i costi di 67 punti base2.

Qualche informazione per favore

Ma anche se i rating delle agenzie aiutano, non sono un rimedio magico – l’analisi dei criteri ESG per Paese non è una scatola nera in grado di emettere responsi inequivocabili. Innanzitutto, alcuni criteri ESG non cambiano molto o spesso. In secondo luogo, questi fattori possono avere effetti variabili sulle economie. Vale a dire che alcuni contano più di altri – dipende tutto dalle circostanze particolari di ciascun Paese. E tutti necessitano di un approccio delicato per l’integrazione dei criteri ESG con criteri di valutazione più tradizionali.

L’approccio più redditizio all’investimento ESG nel debito governativo potrebbe essere un approccio che riguardi l'intero settore.

Dato che i fattori ESG tendono a evolvere su orizzonti temporali più estesi, la loro inclusione nei processi di costruzione dei portafogli richiede un coinvolgimento di lungo termine da parte degli istituti che investono. Ciò comprende, senza esservi limitato, il contatto diretto con mutuatari sovrani – un rapporto continuo con i ministri del Tesoro attraverso incontri di persona, lettere, questionari mirati e domande relative ai criteri ESG nel corso di roadshow. A volte può anche voler dire spiegare a dipendenti pubblici cosa sono gli ESG e perché sono importanti.

Costruire un modello

Un approccio consiste nell’integrare i fattori ESG nei modelli di rischio di un Paese. In Pictet Asset Management, utilizziamo una miriade di dati ESG – provenienti da fonti sia esterne che interne – che sono poi aggregati in un punteggio per Paese. I fattori ambientali che monitoriamo comprendono la qualità dell'aria, l’esposizione al cambiamento climatico, la deforestazione e la scarsità d’acqua. Le dimensioni sociali comprendono istruzione, salute, aspettativa di vita, ricerca scientifica. E la governance riguarda elementi come corruzione, processo elettorale, stabilità di governo, indipendenza di giudizio e diritto alla riservatezza.

Tutto insieme questo punteggio complessivo compone uno dei sei pilastri dell’indice di rischio di un Paese (CRI), prodotto dal nostro team di economisti.

Sforzi congiunti

L’approccio più redditizio all’investimento in ESG sovrani è tuttavia probabilmente un approccio che riguardi l'intero settore. I governi a cui si chiede di migliorare le credenziali ESG, con ogni probabilità evidenzieranno una crescita più robusta e stabile e saranno più capaci di sopportare le turbolenze macroeconomiche. In effetti, il miglioramento dei criteri ESG tra i mercati emergenti migliorerebbe la performance tendenziale della classe di attivi – o darebbe slancio al loro beta, come si dice nel gergo dei mercati.

Presi singolarmente, i gestori di portafoglio hanno relativamente poco potere di incidere, sebbene ci siano esempi in cui i debitori governativi si sono inchinati alla pressione esercitata dai gestori, come quando noi abbiamo espresso preoccupazioni sulle riforme agrarie in Sudafrica.

universale

Attivi totali di un settore di investimento con un mandato ESG, in migliaia di miliardi di USD. La linea tratteggiata indica le proiezioni.

settore d’investimento totale con ESG
Fonte: Deutsche Bank

Invece, nel complesso il settore ha la forza per guidare i governi nella direzione giusta – circa 592 miliardi degli 8.311.000 miliardi di dollari di debito sovrano dei mercati emergenti in circolazione sono detenuti da società di gestione patrimoniale.

Le società di investimento stanno già prendendo alcuni provvedimenti in questa direzione. Ad esempio, l'iniziativa Principles for Responsible Investment, sponsorizzata dall’ONU con oltre 1800 firmatari a livello di settore che gestiscono oltre 2.250 miliardi di dollari di attivi, ha recentemente istituito un gruppo di lavoro sul coinvolgimento dei governi per incoraggiare un maggiore dialogo e una maggiore collaborazione tra il settore della gestione patrimoniale e i debitori governativi. C’è un numero crescente di altre iniziative di settore, come, ad esempio, il Global Green Finance Council, che si prefigge di coordinare gli sforzi di diversi enti di settore al fine di incoraggiare lo sviluppo della “green finance”.

Fare la differenza

La sostenibilità è stata al centro delle attività di Pictet Asset Management. Motivo per cui siamo anche in prima linea nell’integrare i criteri ESG in tutti i nostri processi di investimento – se non altro per le nostre strategie di debito dei mercati emergenti.

Non solo ci impegniamo direttamente con gli emittenti delle obbligazioni sovrane. Lavoriamo anche con i nostri concorrenti e con gli enti multinazionali rilevanti per sviluppare un approccio a livello di settore in grado di sostenere e incoraggiare i governi ad essere meglio gestiti, più attenti all’ambiente e a fare cosa è meglio per le loro società.  Perché questo è il modo migliore per migliorare il welfare delle persone nelle economie emergenti, e nel corso del tempo, avvantaggiare i nostri investitori. E perché è la cosa giusta da fare.