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analisi sul mercato ribassista e sulla recessione causati dal coronavirus

Marzo 2020
Materiale di marketing

Quanto andremo giù?

Il coronavirus sta causando violenti shock all’economia e ai mercati finanziari. Anche se non è ancora chiaro quale sarà la portata del suo impatto, la storia ci offre alcuni indizi.

Gli effetti del coronavirus sono di ampia portata. Diversamente dalla maggior parte degli altri shock economici, questa volta l’impatto sarà avvertito su due fronti. Da un lato ne risentirà la domanda, in quanto le persone annullano i viaggi, rimangono a casa e guadagnano di meno, dall'altro l’offerta di merci e servizi sarà ugualmente penalizzata, in quanto le fabbriche sono inattive e le catene di approvvigionamento sono interrotte.

Questo doppio nodo, abbinato all’incertezza sulla diffusione del virus, lascia gli investitori in un territorio inesplorato. Tuttavia, riteniamo che le flessioni di mercato passate possano offrire informazioni utili su quanto ci potrebbe riservare il futuro. La nostra analisi storica – un esame di ogni mercato ribassista vissuto dall’S&P dal 1950 – suggerisce che le azioni vivranno una flessione dal picco massimo a quello minimo pari a quasi il 20%. In altre parole, un calo meno accentuato della media. 

Il nostro studio si concentra sulle condizioni economiche e finanziarie che prevalgono immediatamente prima di ogni mercato ribassista degli ultimi 60 anni. L’obiettivo consiste nel determinare se esiste una relazione tra le valutazioni azionarie, l’output gap, i livelli di debito e dei tassi d’interesse e la profondità della successiva correzione. I risultati dello studio sono presentati in questo grafico.

Cronologia dei mercati ribassisti
Crollo dell’S&P (%)  rispetto al modello dei fattori tecnici e fondamentali di Pictet Asset Management (punteggio Z medio al momento dell’inizio del mercato ribassista) 
Grafico della cronologia dei mercati ribassisti
I dati 2020 sono una previsione basata sul modello. Il punteggio Z è la media dei punteggi Z per output gap, differenziale di credito e di tassi, valutazioni e fattori tecnici all’inizio del mercato ribassista. Per dettagli su ogni singolo fattore consultare le note a piè di pagina. Fonte: Pictet Asset Management, Refinitiv, CBO, BIS, Federal Reserve, Robert Shiller. Dati relativi al periodo 01.01.1950-03.03.2020.

Un semplice modello di regressione di questi fattori suggerisce che il prossimo mercato ribassista probabilmente sarà di portata ridotta, con un calo complessivo dell’S&P 500 del 20% circa, rispetto a una flessione media del 30% registrata negli ultimi 13 episodi. Questo scenario porterebbe l’S&P in calo fino a un livello di 2.700.

Lo stesso modello suggerisce che la prossima recessione statunitense dovrebbe essere relativamente superficiale – un declino del PIL reale di circa l’1,2% su base annua. Il che corrisponderebbe grosso modo a quanto avvenuto nel 1990 e a circa un terzo del rallentamento visto durante la crisi finanziaria globale.

Vale la pena di notare che nessuno dei mercati ribassisti nel nostro periodo di analisi di 70 anni è stato causato da una pandemia. Del resto, è anche vero che non esistono due mercati ribassisti uguali. Ma, in periodi di volatilità dei mercati, avere una visione prospettica è sempre utile.