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Ora la lettura: Termometro macroeconomico 30.03-05.04.2020

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Marzo 2020
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Termometro macroeconomico 30.03-05.04.2020

È disponibile un aggiornamento settimanale dei principali avvenimenti economici e degli indicatori del calendario economico di maggior interesse.

01

Di cosa si tratta

Negli ultimi mesi è diventato sempre più importante e necessario analizzare considerare l’andamento dei mercati finanziari a partire dagli sviluppi macroeconomici e geopolitici globali. 
Per questo portiamo alla vostra attenzione un nuovo aggiornamento realizzato su base settimanale dei principali avvenimenti a livello globale insieme agli indicatori del calendario economico di maggiore interesse, riassunti in pillole per consentire una semplice e immediata comprensione della “temperatura” macroeconomica globale.

Il termometro rappresenta anche un valido strumento per permettere all’investitore finale di aumentare la conoscenza dei concetti base della finanza attraverso il glossario e la guida alla finanza del nostro portale dedicato all’educazione finanziaria Pictet per Te.

Sperando sia di vostro interesse vi invitiamo a farci pervenire via mail spunti e riflessioni per migliorare Il termometro macroeconomico a partire dalle vostre routine professionali.

02

La settimana in pillole

23-29 marzo 2020

Martedì 24 marzo:

  • Dati sui PMI (Markit) negli Stati Uniti e nell’eurozona.
    Dati molto deboli e al di sotto delle aspettative in entrambe le regioni, sia per la componente manifatturiera che per quella dei servizi.

Mercoledì 25 marzo:

  • Dato sul business sentiment in Germania (IFO Business Climate).
    Dato molto debole (86.1), inferiore anche alla stima preliminare per il mese di marzo (87.7).

Giovedì 26 marzo:

  • Riunione della Bank of England.
    Non sono state apportate modifiche alla politica monetaria.

Venerdì 27 marzo:

  • Dato sulla fiducia dei consumatori in Italia.
    Dato in forte calo, ma meno di quanto atteso dagli operatori (101.0 vs 100.5 atteso dal 110.9 di febbraio).
I primi effetti della pandemia di Covid-19 sull’attività economica dei Paesi sviluppati sono stati mostrati dai PMI di Markit IHS usciti la settimana scorsa.Per quanto solamente delle stime preliminari per il mese di marzo, è evidente che parliamo di un impatto molto significativo: negli Stati Uniti il PMI complessivo, relativo sia al settore manifatturiero che a quello dei servizi, è sceso al minimo storico di 40.5, mentre nell’eurozona si è spinto fino a 31.4. In entrambe le regioni, la contrazione ha riguardato soprattutto i servizi, i cui PMI hanno toccato livelli estremamente bassi, rispettivamente di 39.1 e 28.4 per Stati Uniti ed eurozona. Meno pronunciata è stata la discesa del dato relativo al settore manifatturiero (49.2 negli USA e 44.8 nel vecchio continente).Si cercano ora nei dati definitivi che verranno pubblicati a fine settimana, tra giovedì 2 e venerdì 3 aprile.

A livello di indicatori anticipatori, l’IFO Business Climate1 in Germania è sceso al livello di 86.1, mai più visto dopo il 2009, inferiore anche alla stima preliminare per il mese di marzo (87.7) e in deciso calo rispetto al mese di febbraio (96.1).

Il dato che ha fatto più notizia, tuttavia, è stato quello relativo al numero di richieste di sussidi di disoccupazione settimanali negli Stati Uniti.
Per quanto fosse abbondantemente atteso un aumento significativo delle richieste di sussidi visto il blocco di buona parte della produzione, tale numero, che solitamente si aggira nell’intervallo tra le 200'000 e le 500'000 richieste a settimana, ha toccato il picco di oltre 3 milioni la settimana scorsa, un valore a cui non si era nemmeno mai avvicinato in passato (il precedente massimo era di 695'000, ad ottobre 1982). 
Anche qui, si cercheranno risposte a fine settimana con il report mensile sul mercato del lavoro statunitense (non-farm payrolls).

Come da attese, la Bank of England non ha effettuato mosse ulteriori nel corso del meeting del 26 marzo.
L’istituto centrale nel mese d marzo aveva già tagliato due volte i tassi, fino a portarli al livello più basso nei suoi 325 anni di storia, allo 0.1%. Contemporaneamente, ha varato un programma di acquisti (QE) di £200 miliardi per sostenere l’economia e limitare l’impatto del Covid-19.

03

Occhi puntati su...

30 marzo 05 aprile 2020

Lunedì 30 marzo:

  • Dato sul sentiment economico nell’eurozona.

Martedì 31 marzo:

  • Dati sulla fiducia dei consumatori (University of Michigan Sentiment) negli Stati Uniti.
  • Dati sui PMI in Cina

Mercoledì 1 aprile:

  • Dati su PMI (Markit) e ISM del settore manifatturiero negli Stati Uniti.
  • Dati su PMI (Markit) nell’eurozona.
  • Fine dell’accordo tra i Paesi membri dell’OPEC+.

Venerdì 3 aprile:

  • Report sul mercato del lavoro negli Stati Uniti (non-farm payrolls).
  • Dati su PMI (Markit) e ISM del settore dei servizi negli Stati Uniti.
  • Dati su PMI (Caixin) in Cina.
Come detto, in settimana si cercheranno conferme sull’impatto economico della pandemia di Covid-19 sia sul fronte del mercato del lavoro (non-farm payrolls di venerdì 3 aprile) che su quello dell’attività economica in generale (PMI tra giovedì e venerdì).

Negli Stati Uniti, insieme ai PMI, verrà pubblicato anche l’ISM, l’indicatore anticipatore più osservato dagli operatori di mercato.

Inoltre, il primo aprile terminerà l’accordo tra i Paesi membri dell’OPEC+, per cui da quel giorno ognuno di essi sarà libero di scegliere autonomamente come affrontare il brusco calo della domanda globale di petrolio, dovuto in gran parte al blocco della produzione e dei trasporti.

04

Calendario economico

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Fonte: Pictet Asset Management
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Fonte: Pictet Asset Managemet