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Febbraio 2020
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Termometro macroeconomico 17-23.02.2020

È disponibile un aggiornamento settimanale dei principali avvenimenti economici e degli indicatori del calendario economico di maggior interesse.

01

Di cosa si tratta

Negli ultimi mesi è diventato sempre più importante e necessario analizzare considerare l’andamento dei mercati finanziari a partire dagli sviluppi macroeconomici e geopolitici globali. 
Per questo portiamo alla vostra attenzione un nuovo aggiornamento realizzato su base settimanale dei principali avvenimenti a livello globale insieme agli indicatori del calendario economico di maggiore interesse, riassunti in pillole per consentire una semplice e immediata comprensione della “temperatura” macroeconomica globale.

Il termometro rappresenta anche un valido strumento per permettere all’investitore finale di aumentare la conoscenza dei concetti base della finanza attraverso il glossario e la guida alla finanza del nostro portale dedicato all’educazione finanziaria Pictet per Te.

Sperando sia di vostro interesse vi invitiamo a farci pervenire via mail spunti e riflessioni per migliorare Il termometro macroeconomico a partire dalle vostre routine professionali.

02

La settimana in pillole

10-16 febbraio 2020

Martedì 11 febbraio:

  • Procedono le primarie negli Stati Uniti, che fanno tappa nel New Hampshire.
    Ha vinto il candidato Bernie Sanders, mentre secondo è arrivato Pete Buttigieg.
  • Il Presidente della Fed Jerome Powell tiene il discorso semestrale sulla politica monetaria di fronte al Congresso.
    È stato richiesto, ancora una volta, un intervento della politica fiscale, a supporto di quella monetaria.

Mercoledì 12 febbraio:

  • Report mensile dell’OPEC sul mercato del petrolio.
    Sono state riviste al ribasso le stime sulla domanda di petrolio nel 2020.
  • Dato sulla produzione industriale nell’eurozona.
    Dato debole e al di sotto delle aspettative (-2,1% vs -2,0% atteso).

Giovedì 13 febbraio:

  • Dato sull’inflazione negli Stati Uniti.
    Dato solido sia a livello mensile (+0,2%) che anno su anno (+2,3%).

Venerdì 14 febbraio:

  • Cina e Stati Uniti riducono i dazi su un paniere di rispettive merci.
  • Dati sulle vendite al dettaglio, sulla fiducia dei consumatori e sulla produzione industriale negli Stati Uniti.
    Dati buoni sui consumi, meno sul lato della produzione industriale, in calo più forte rispetto alle attese (-0,3% vs -0,2% atteso).
  • Dato sulla crescita del PIL nell’eurozona.
    Dato debole, in linea con le attese (+0,1% nell’ultimo trimestre del 2019).

Proseguono le primarie del Partito Democratico in vista delle elezioni presidenziali statunitensi di quest’autunno. In attesa della scesa in campo del sindaco di New York Michael Bloomberg, nel New Hampshire, il maggio numero di voti è stato ottenuto dal candidato Bernie Sanders, che ha staccato di poco Pete Buttigieg in quella che per il momento sembra una corsa a due (Buttigieg era risultato vincitore in Iowa). Nel frattempo, sono cadute le accuse nei confronti del Presidente Donald Trump, il cui impeachment si è concluso con un nulla di fatto.

In settimana il Presidente della Fed Jerome Powell ha tenuto il suo discorso semestrale sulla politica monetaria di fronte al Congresso. Powell ha nuovamente ribadito come la politica monetaria abbia praticamente esaurito le sue armi per sostenere l’economia. L’invito, quindi, è stato quello di ridurre il deficit fiscale ora che l’economia è in salute, in modo tale da poter ricorrere in modo più massiccio agli stimoli fiscali nel corso del prossimo rallentamento congiunturale. 

Per quanto riguarda la politica monetaria, le ultime letture sulla crescita dei prezzi al consumo lasciano intendere che la Fed potrebbe per il momento non apportare modifiche alla politica monetaria.
Nel mese di gennaio, infatti, l’inflazione, escludendo la componente di cibo ed energia, ha mostrato una crescita dello 0.2% (+2.3% sull’anno). Questo dovrebbe contribuire ad avvicinare la misura preferita dalla Fed, la Personal Consumption Expenditures (PCE), al target del 2% (a dicembre ferma all’1.6%).

Negli Stati Uniti, la settimana si è chiusa con i dati relativi a produzione industriale, vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori. Nel complesso, i dati sui consumi sono stati incoraggianti. Le vendite al dettaglio nel mese di gennaio sono cresciute ad un ritmo dello 0.3%, in linea con le attese; contemporaneamente, anche il sentiment ha segnato un deciso progresso, risalendo fino a 100.9 (dal 99.8 di gennaio). Al contrario, la produzione industriale ha mostrato una contrazione più marcata del previsto, danneggiata anche dalla decisione della Boeing di interrompere la produzione dell’aereo MAX (due incidenti negli ultimi mesi hanno coinvolto questi aerei, in Indonesia e in Etiopia).

In eurozona, desta preoccupazione la produzione industriale, che nel mese di dicembre è calata del -2.1%. Il fatto che con i dati di gennaio si inizieranno a vedere anche gli effetti del coronavirus fa rinascere i timori di una recessione nella regione a moneta unica. A maggior ragione se si considera che nell’ultimo trimestre del 2019, l’economia della regione è cresciuta di uno stentato 0.1%, penalizzata in particolar modo dal rallentamento della manifattura tedesca (su cui hanno pesato le tensioni commerciali cino-americane).

Infine, nel suo report mensile, a causa dell’epidemia di coronavirus, l’OPEC ha tagliato le sue stime per la domanda di petrolio nel 2020. Secondo l’organizzazione internazionale, questo potrebbe portare a nuovi tagli concordati della produzione dei Paesi membri.

03

Occhi puntati su...

17-23 febbraio 2020

Martedì 18 febbraio:

  • Dato sulle aspettative economiche in Germania.

Mercoledì 19 febbraio:

  • Minute della Fed del meeting di fine gennaio.

Venerdì 21 febbraio:

  • Dato sul PMI del settore manifatturiero (Markit) negli Stati Uniti e nell’eurozona.
  • Dato sull’inflazione nell’eurozona.

Il calendario economico di questa settimana è abbastanza scarno.
Venerdì 21 verranno pubblicate le stime preliminari dei PMI di Markit relativi al mese di febbraio per Stati Uniti ed eurozona.

Nella regione europea, usciranno anche i dati di inflazione, utili per intuire le eventuali prossime mosse di politica monetaria della BCE.

A tal proposito, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, mercoledì la Fed pubblicherà le minute del meeting di fine gennaio.

04

Calendario economico

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Fonte: Pictet Asset Management