Analisi dei Mercati Finanziari

Pictet Fiver: i cinque fatti economici di Settembre 2019

Settembre 2019

Focus sui cinque principali fatti di economia e finanza del mese raccontati in breve.

Dopo un agosto caratterizzato dalla crisi di governo italiana, dalle tensioni commerciali di Cina e Stati Uniti e dalle novità della Brexit, anche settembre è stato particolarmente movimentato dalle scelte della BCE e dall’apertura di Trump a un accordo con Pechino, passando sempre per la questione inglese.

1. La mossa di Draghi: riparte il QE

L’economia dell’Eurozona scricchiola e il Presidente della BCE Mario Draghi decide di correre in suo soccorso per riportare l’inflazione, ora ferma all’1%, vicina al 2%: ancora giù i tassi sui depositi di 10 punti base che ora arrivano a -0,5% e soprattutto rilancio del Quantitative Easing. Da novembre la BCE riprenderà ad acquistare titoli per 20 miliardi di euro. Nessuna data di stop al QE perché, come ha spiegato Draghi, sarà "necessaria una politica altamente accomodante a lungo".

2. USA e Cina più vicini all'intesa sui dazi

Dopo mesi e mesi di tira e molla sembra più una telenovela che una trattativa politico-economica, ma forse siamo vicini alla conclusione. Lo ha affermato il presidente degli Usa Donald Trump a fine mese, spiegando che l’intesa sui dazi con Pechino potrebbe arrivare “prima di quanto si possa pensare”. Da Pechino non è arrivata una apertura così netta, ma il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, durante un evento a New York con delegati americani e cinesi, ha spiegato che Trump dovrebbe avviare una cooperazione più decisa per semplificare le trattative, ma ha anche affermato che la Cina non intende "giocare al Trono di Spade sul palcoscenico globale".

3. Caos Brexit, si attende ottobre ma il Parlamento riapre

Bruxelles e Londra stanno cercando un accordo in extremis, ma il quadro non è chiarissimo e la scadenza del 31 ottobre è dietro l’angolo. Il leader britannico Boris Johnson aveva ottenuto dalla Regina Elisabetta II la sospensione del Parlamento dal 9 settembre al 14 ottobre per tentare di reprimere la fronda dell’opposizione che chiede un accordo con l’Europa. Un colpo di scena seguito da un altro: gli 11 giudici della Corte suprema britannica hanno deciso che la sospensione del Parlamento è “illegale, nulla e senza effetto” e hanno ordinato di riaprire il Parlamento prima della fine di settembre. Insomma, situazione ancora decisamente ingarbugliata, ma qualche spiraglio per i pro-euro rimane.

4. Il Governo PD-M5S e le sfide dell'economia

Settembre si è aperto con il giuramento del nuovo Governo frutto dell’alleanza tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle, subito al lavoro sulla legge di Bilancio 2020 per bloccare l’aumento dell’IVA, semplificare e deburocratizzare la PA, potenziare gli incentivi ai privati e trovare risorse economiche per famiglie, disabili, scuole, ricerca e welfare. Sul tavolo anche il tema della crescita del Paese, della riduzione delle tasse sul lavoro e del miglioramento delle condizioni per le aziende, in modo da rafforzare lo sviluppo economico e sostenere la digitalizzazione italiana. Con uno sguardo ovviamente all’Europa.

5. Verso un'Europa più coesa: il piano di Ursula von Der Leyen

Già, l’Europa. Alla Commissione europea si è insediata Ursula von der Leyen, tedesca nata vicino a Bruxelles che ha già spiegato di voler vedere un’Europa che dovrà “parlare con voce più forte e più unita sulla scena mondiale, agendo rapidamente”. Altro suo obiettivo ambizioso è rendere l’Europa “il primo continente a impatto climatico zero del mondo entro il 2050”. Infine, fari puntati sulle PMI, che la prima donna alla guida della Commissione europea ha definito “le colonne portanti delle nostre economie”. Per metterle nelle migliori condizioni per competere su scala globale “la sola condizione è che abbiano accesso ai capitali ovunque in questo enorme mercato unico. Rimuoviamo tutti gli ostacoli. Apriamo le porte. È ora di portare a compimento l’Unione dei mercati dei capitali. Le nostre PMI lo meritano”.

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